Finanziere si uccide al Moscati, trovato un messaggio di scuse

Carmine Savino, 52 anni, di Atripalda è morto con un colpo di pistola sotto al mento.

Avellino.  

Nella sua agenda un messaggio di scuse dirette alla famiglia. E’ uno degli elementi raccolto dagli agenti di polizia giunti al pronto soccorso per il suicidio di Carmine Savino. L’ennesimo che segna un caldo pomeriggio di luglio. Il 52enne, di Atripalda,  finanziere in servizio alla tenenza di Baiano si è tolto la vita sparandosi un colpo di pistola sotto al mento davanti al pronto soccorso della Città Ospedaliera. 

L’episodio si è verificato intorno alle 17. Il finanziere, sposato e con una figlia di 25 anni, si è fermato all'ingresso della “camera calda”, con la sua Fiat Stilo grigia, ha impugnato la pistola d'ordinanza e ha fatto fuoco. Senza pensarci, senza tentennamenti. Un solo colpo. Carmine si è accasciato di lato, sul sedile del passeggero. E’ rimasto lì, con la pistola ancora in mano, fino a quando è giunto il medico legale e il magistrato di turno.   

 Sul posto la polizia e i carabinieri. E poi gli uomini della Guardia di Finanza. Tutti i suoi colleghi, a cominciare dal comandante provinciale, il colonnello Antonello Mancazzo, giunto sul posto insieme al colonnello Gerardo Nocera e al maresciallo Gaetano Desantis. Tutti sotto choc. Terribili i momenti in cui un parente del finanziere suicida ha dovuto fare il riconoscimento della salma nella macchina ferma al pronto soccorso. 

Ora si indaga sui motivi.  Perché Carmine Savino ha deciso di farla finita? Perché proprio lì, davanti a decine di persone sofferenti e in attesa di cure.

Sembra – ma al momento la circostanza non è stata confermata – che accanto al corpo dell'uomo sia stata trovata anche la sua tessera di donatore di organi. Una eventualità che potrebbe dare almeno un senso alla scelta di uccidersi in un ospedale.

Paola Iandolo