Alcol, no al ritiro patente: Gravissima la circolare di Sessa

Spagnoli (Consap): un funzionario dello Stato non può gettare la spugna

L'ordinanza datata 20 luglio, si traduce in un inatteso atto di grazia per gli automobilisti fermati al volante con un tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro.

Avellino.  

Guida sotto effetto di alcol, il prefetto: non ritirate le patenti. Non si placano le polemiche sulla circolare choc ad Avellino, emanata dal prefetto Carlo Sessa.
«Gravissima la circolare del Prefetto di Avellino con la quale si dispone che le forze dell'ordine non procedano piu' al ritiro della patente nei confronti di chi guida veicoli in stato di ebbrezza». Così tuona Stefano Spagnoli, segretario nazionale della Consap, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato - «ed ancor più gravi sono le motivazioni - precisa -».
«Non è assolutamente tollerabile che un alto funzionario e rappresentante dello Stato, responsabile della sicurezza e dell'ordine pubblico sul territorio della provincia, getti la spugna adducendo quale giustificazione quella che tanto i giudici annullano tutti i provvedimenti di sospensione e quindi è inutile appesantire la macchina burocratica amministrativa».

L'ordinanza datata 20 luglio, si traduce in un inatteso atto di grazia per gli automobilisti fermati al volante con un tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro. La spiegazione è di natura tecnica: «la giurisprudenza, ormai costante, di questa provincia, che anche in sede di appello annulla ordinanze di sospensione della patente di guida adottate per violazione dell’articolo 186 del codice della strada (circolazione in stato di ebbrezza alcolica)», scrive il responsabile dell’ufficio territoriale del governo. Inatteso gesto di clemenza generalizzata. 
«Allora, con lo stesso ragionamento - continua Spagnoli - potremmo dire che e' inutile che le forze dell'ordine rischino la vita per arrestare chi fa furti o rapine o spaccia droga visto che tanto ormai in carcere, in Italia, ci si rimane al massimo qualche giorno e per cui e' inutile ingolfare di carte uffici di Polizia ed Aule di Tribunali !
Quello che poi fa ancora più male - dice ancora il segretario nazionale - e' che la decisione del Prefetto arriva quando proprio in Campania, a Napoli, il conducente di un'autovettura, che guidava in condizioni alterate per alcolemia, inverte la marcia sulla tangenziale e provoca un incidente plurimortale. Se fosse stato possibile per le forze dell'ordine individuarlo e fermarlo prima e gli fosse stata ritirata la patente sicuramente sarebbero state salvate due vite umane.
Ad Avellino, seguendo le disposizioni del Prefetto, non sarebbe cambiato nulla ed i morti ci sarebbero stati ugualmente perche' se la patente non viene ritirata per la legge si può continuare a guidare.
Ed allora - conclude Spagnoli - la provocazione nei confronti dei giudici possiamo anche condividerla perche' purtroppo e' vero che troppo spesso alcune autorita' giudiziarie, in particolar modo alcuni Giudici di Pace, valutano troppo superficialmente provvedimenti contravvenzionali annullandone gli effetti e vanificando l'operato delle FF.PP. e delle Prefetture, ma altrettanti Giudici lavorano con coscienza e professionalita' per cui invito il Prefetto di Avellino, a revocare subito la Sua circolare proprio perché assuma soltanto il sapore di una forte provocazione e basta!
E comunque, anche se il Prefetto non revocherà la Sua decisione, sono certo che le forze dell'ordine continueranno sicuramente a fare il loro lavoro come previsto dal codice della strada che non può essere sovvertito da una circolare prefettizia, e quindi continueranno a ritirare le patenti a chi verrà sorpreso a guidare veicoli in stato di ebbrezza.
Certamente e' necessario rivedere il sistema sanzionatorio e le relative modalità di ricorso alle contravvenzioni ma intanto applichiamo le norme vigenti e le autorita' preposte a farle rispettare non lancino pericolosi messaggi che potrebbero far pensare ad un'impunità nel nostro paese ancora più dilagante di quella che già si percepisce».

Sui social network si moltiplicano i messaggi di agenti che lamentano la situazione: «Così non possiamo più lavorare». Il portale della sicurezza stradale titola «Colpo di sole del prefetto?» Una sollevazione di cui l’Asaps si fa portavoce. «Abbiamo segnalato la situazione ai vertici del dipartimento di pubblica sicurezza per rimuovere questo assurdo provvedimento - evidenzia Biserni -. E se dopo un controllo un ubriaco lasciato alla guida provoca un incidente?». Non ritirare la patente è «una totale resa» proprio nelle settimane in cui «la polizia stradale schiera tutte le energie disponibili per contrastare il picco di mortalità notturna registrato nel mese di luglio».  

Siep