Guida in stato di ebbrezza. «Ordinanza choc del Prefetto»

Il referente del Lisipo interviene

Avellino.  

Non si placano le polemiche sul caso della circolare choc emanata dal prefetto di Avellino sul non ritiro delle patenti nel caso di guida in stato di ebbrezza di medio valore. Continuano le proteste di sindacati e referenti delle forze dell'ordine. «Molta sensazione ha destato la circolare trasmessa dal Prefetto di Avellino  alla  Questura di Avellino, ai Comandi provinciali  dell’Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Stradale, Corpo Forestale dello Stato, ed ai Comandi prov.le  e municipali  dei Comuni in provincia di Avellino - spiega il referente del sindato di Lisipo - . Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), ha dichiarato il Presidente Nazionale Antonio de Lieto, è totalmente in disaccordo con l’iniziativa del Prefetto di Avellino e ritiene che l’azione di contrasto alla guida  in stato di ebbrezza alcolica,  a giudizio del LI.SI.PO., risulterà sostanzialmente indebolita. Se i cittadini  ricorrono contro dei provvedimenti   previsti dall’art.186, comma 2 lett.”B” (tasso alcolemico), del C.d.S., è un loro diritto e se  l’Autorità Giudiziaria  in taluni casi accoglie i ricorsi, questo  significa che nel nostro Paese, un cittadino può far valere le proprie ragioni  e questo, normalmente accade in tutti i Paesi liberi. Il Prefetto, a giudizio del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha continuato de Lieto - con la sua circolare, modifica, di fatto, un punto di  quanto previsto dal Codice della Strada. Già nei Corsi Allievi Agenti di Polizia, viene insegnato che una Legge può essere modificata solo da un’altra legge, che tratta  in maniera diversa, la stessa materia. L’organo deputato a fare  o modificare le Leggi, è il Parlamento (Camera  e Senato) e non altri ed è proprio da questa considerazione che nascono le perplessità del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.). Se si crea  un “precedente” Avellino, i Prefetti delle  110 Provincie, potranno adottare le stesse iniziative che il Prefetto di Avellino  ha adottato  in questa circostanza, anche per  problematiche diverse   e  questo è certamente  assurdo. Sarebbe tutt’altro che facile per il cittadino, affrontare  la babele di norme diverse e  forse contrastanti, fra un territorio provinciale ed un altro. La guida  in stato di ebbrezza alcolica – ha rimarcato de Lieto - è  causa di  quotidiane tragedie  e contro  questo fenomeno, le Istituzioni, hanno il dovere di essere inflessibili  e desta enorme scalpore  una iniziativa, come quella  messa in campo dal Prefetto di Avellino, che voleva certamente raggiungere scopi pratici  e positivi, anche in relazione all’asserita “controversa scrittura  della norma“, ma, la strada da intraprendere per sollevare eventuali problemi  in relazione al testo della norma, a giudizio del LI.SI.PO.,  forse era un’altra. Il personale  operante, pubblici ufficiali ed Agenti o Ufficiali di P.G., hanno doveri precisi  e, d’altro canto, il Prefetto è la massima autorità provinciale di Pubblica Sicurezza ed è pertanto indispensabile, a giudizio del LI.SI.PO. – ha concluso de Lieto -   che il Ministro dell’Interno, con la massima urgenza, faccia chiarezza  sulla vicenda».

Redazione