Vive in auto, Lisipo chiede l'intervento del prefetto Sessa

Un appello per un alloggio per Antonio Martinetti che vive in una automobile in via De Gasperi

Avellino.  

La povertà estrema, quella dignitosa, troppo dignitosa, vissuta in silenzio e  solitudine, abita, si fa per dire, in una carcassa d’auto  in via De Gasperi ad Avellino. Il Signor Antonio Martinetti, uno di noi, un uomo come tanti altri, una persona onesta che per tutta la vita ha lavorato, conosciuto da tutti come un ottimo meccanico, ora passa le sue giornate fra  gli stracci che  nella carcassa di quella che fu un’autovettura, sono il suo giaciglio, d’estate, come d’inverno. Questo signore ha oltre 65 anni di età, mal vestito, “mal messo”. 

Se non bastassero i guai personali, l’indigenza, la solitudine, i ricordi  duri  struggenti, le mancate risposte ai tanti perché, ha subito anche un  delicato intervento al cuore.  Ci si commuove, giustamente, per un cane, un gatto, ma di fronte ad un essere umano, in difficoltà estrema, si volta lo sguardo altrove, è un “invisibile”, non esiste da fastidio a questa società egoista ed ipocrita. - Così ha dichiarato il Presidente del Libero Sindacato di Polizia Lisipo, Antonio de Lieto - Un uomo che non chiede o non sa chiedere, che non elemosina, ma proprio perché non chiede, perché  ha quell’amor proprio e quella fierezza d’altri tempi, che merita la solidarietà di tutti. Il signor Martinetti – ha continuato de Lieto - non è reduce dalle patrie galere, non ha mai fatto del male a nessuno, ha sempre lavorato e pagato le tasse, ma la sfortuna e la malasorte, cose che possono accadere a ciascuno  di noi, ne hanno fatto un “barbone”. 

Ufficialmente questo essere umano, questo cittadino, risiede in un paese in provincia di Avellino, ma da sempre vive nella nostra città, forse non ha mai pensato a “regolarizzare” questa realtà di fatto. Il nostro Paese ha rimarcato de Lieto - accoglie tutti, garantisce alloggio, vitto, vestiario, cure mediche, tessera telefonica e, addirittura, una piccola somma giornaliera, a tanti clandestini, migranti o aspiranti profughi che siano, ma per Antonio Marinetti, non c’è nulla, praticamente, i suoi problemi non esistono, forse lui stesso non esiste.

Il Libero Sindacato di Polizia  Lisipo si rivolge al Prefetto,  quale massima autorità di pubblica sicurezza nella provincia, sicurezza intesa nel suo concetto più ampio, non solo ordine, sicurezza pubblica e quant’altro, ma sicurezza sociale, quella sicurezza che riguarda la persona, i bisogni primari, l’essere cittadino ed essere umano. Sindaco ed assistenti sociali, sono a conoscenza di questa situazione? E se la conoscevano cosa hanno fatto? Sarebbe più che giusto – ha concluso il presidente   - garantire anche all’italiano Antonio Martinetti, lo stesso trattamento  praticato per  i tanti stranieri che vengono ospitati in Italia, ma c’è un problema urgente: trovare un tetto per quest’uomo. In tutta Avellino c’è una stanza, un piccolo alloggio di edilizia o proprietà pubblica, da assegnare a quest’uomo?».