Il mistero di Giuditta. Il reggiseno ritrovato non è suo

Oggi il rinvenimento tra la neve nel luogo dove è scomparsa. La famiglia assicura: non è suo

Monteverde.  

Ad una settimana dalla scomparsa, di Giuditta Perna non si ha alcuna notizia. Si scava nella vita privata, si indaga utilizzando ogni elemento utile, partendo dai social network, dai suoi contatti, setacciando foto, frasi e messaggi per cercare di ricostruire vita e rapporti della ragazza e le ultime ore prima di una sparizione che resta avvolta dal mistero.

 

Le indagini. Gli investigatori stanno ora analizzando il computer della 26enne e le chat istantanee di Whatsapp per individuare qualche elemento significativo. Le ricerche intanto continuano.

 

Il reggeno ritrovato, la smentita. Oggi il rinvenimento tra la neve di un reggiseno. Il capo intimo però non appartiene a Giuditta, così come confermato dai genitori. Intanto, amici e parenti continuano con i volontari ad impegnarsi nelle ricerche.

 

L'amica: non avrebbe mai lasciato la famiglia senza avvertire. «Giuditta non avrebbe mai lasciato la sua famiglia senza avvertire. Non credo assolutamente al suicidio e neanche ad una fuga. E' una ragazza rigorosa e riservata, molto studio, pochi svaghi e non perché, magari, depressa». Parla Consuelo Cannarile, per cinque anni coinquilina di Giuditta Perna a Perugia. L'amica di Giuditta ha parlato al quotidiano pugliese Noinotizie.it, descrivendo gli anni di studi insieme a Giudi.

 

L'auto, i boschi, il Pc. Esattamente una settimana fa, intanto, Giuditta è sparita in un bosco. La sua automobile è stata trovata in una piazzola naturale ai margini di una strada statale con lo sportello aperto e la borsa della ragazza al suo interno. Il cellulare della giovane invece è risultato irraggiungibile poche ore dopo la sua scomparsa. Immediate le ricerche sul posto: squadre cinofili, vigili del fuoco e sommozzatori hanno setacciato l’intera area, i boschi, le sponde e il letto del fiume Ofanto dove in alcuni punti l’acqua è poco profonda, tra i 35 e i 70 cm, per cui il corpo della ragazza si sarebbe dovuto incagliare, laddove fosse finita nelle gelide acque del fiume. Dall'auto non è emersa alcuna traccia utile. 

La fiaccolata. Intanto a Calitri la comunità prega e spera per un lieto fine della vicenda e a piazza Macello fiaccolata e corteo perché Giuditta finalmente torni a casa.