Sconfigge il cancro grazie ai figli e al bitter rosso

Una storia stupenda di coraggio e umanità ...

Dall'inferno alla rinascita. Così Paola non si è arresa al destino lottando per i suoi figli ...

Ariano Irpino.  

«Sparire per sempre mi terrorizzava. Il cancro poteva averla vinta. Mi ripetevo che ero un cesso: mi mancava l’amore, il sesso e, di lì a poco, caddero anche i capelli. Pensai che non aveva senso attaccarmi al denaro. Spesi tutto quello che avevo. Poi, una mattina, mio figlio mi chiese venti euro per partecipare a una gita scolastica e io mi accorsi di non averli. Mi sentii un vero schifo. In quel momento volevo solo morire». Racconta Paola Alba Maria Mannetta, docente elementare di Ariano. Ribattezzata la maestra col cappellino dagli stessi alunni che definisce i suoi piccoli angeli. Angeli che la vedevano arrivare ogni giorno con in testa un berretto rosso che nascondeva i capelli caduti a causa della chemioterapia. 

Ma Paola non poteva tradire la fiducia dei suoi figli: «Dissi loro che stavo affrontando una malattia difficile, ma promisi anche avrei vinto a tutti i costi. Non mi feci piegare più da nulla: né dalle tante amiche che sparirono, né dal fatto che non potessi contare sulla mia famiglia. Ho amato tutto, di nuovo: la natura, il destino, perfino la chemioterapia, festeggiando i miei successi con decine di bitter rossi al termine di ogni ciclo. Bibite che associavo con la medicina del medesimo colore che mi veniva iniettata nelle vene ogni giorno. E poi c'erano i sorrisi, che mi forzavo di dispensare a tutti. Erano le mie rose profumate di vita».

La storia completa nell'edizione di domani delle 7.00 sull'App di Ottopagine. Scaricala gratis da Apple e Android e ricevi ogni giorno nuove notizie sempre aggiornate. 

Andrea Fantucchio