Mercogliano, omicidio Bembo: al via il processo per i tre imputati

Si torna in aula il prossimo 22 aprile per ascoltare i primi testi

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Mercogliano.  

"Ci aspettiamo che la giustizia prevalga in questo momento. Il messaggio importante è mantenere la calma e la serenità, poiché tutti confidiamo nella giustizia". A parlare è Cinzia Tino, la mamma di Roberto Bembo, il 21enne di Mercogliano ucciso a coltellate all'alba del primo dell'anno 2023 nel parcheggio di un bar del posto, che insieme al marito e ad un folto gruppo di amici del figlio, hanno preso parte alla prima udienza del processo che vede alla sbarra degli imputati Nico Iannuzzi (in videocollegamento) e Luca Sciarrillo - difesi dagli avvocati Gaetano Aufiero e Stefano Vozzella - presente in aula dopo essere stato tradotto dal carcere in cui è ristretto. Tutti indossavano una maglietta con la  scritta "gli amici" sul volto sorridente del giovane che ucciso a coltellare per "futili motivi". Tanti i giovani davanti all'aula della Corte di Assise di Avellino.  "Questi ragazzi sono sempre stati vicini a noi, non ci hanno mai abbandonato e sono stati la nostra forza insieme alla famiglia durante questo anno difficile" ha concluso Cinzia Tino. 

Il rinvio

Il processo dopo le questioni preliminari è stato rinviato al 22 aprile, quando verranno ascoltati i primi testi della lista depositata dalla Procura. Tra i testimoni otto ragazzi interrogati tra il primo e il tre gennaio, che hanno preso parte anche a un riconoscimento fotografico, e tre agenti della squadra volante di Avellino. Inoltre, il capo della Squadra Mobile di Avellino Gianluca Aurilia e sette investigatori che hanno effettuato perquisizioni e sequestri dopo il grave fatto di sangue.