Inchiesta Dolce Vita, 9 gli indagati, tre dei quali ai domiciliari

Si attende la fissazione degli interrogatori di garanzia per i tre sottoposti alle misure cautelari

inchiesta dolce vita 9 gli indagati tre dei quali ai domiciliari
Avellino.  

di Paola Iandolo

L'ex sindaco chiedeva sponsorizzazioni alle aziende per sostenere la squadra di Basket, la Del Fes, in cambio di appalti comunali. Da lì le inchieste condotte dalla Procura di Avellino si sono susseguite fino ad arrivare all'emissione delle misure cautelari degli arresti domiciliari firmate dal gip del tribunale di Avellino, Giulio Argenio nei confronti dell'ex sindaco Gianluca Festa, l'ex dirigente comunale ai Lavori Pubblici Filomena Smiraglia e del titolare dello studio professionale del centro di Avellino Fabio Guerriero e per i quali si attende la fissazione degli interrogatori di garanzia nei prossimi giorni. Tra gli indagati anche l'ex sindaca Laura Nargi. Ma non solo. Nel registro degli indagati, a piede libero, è finito anche il dirigente comunale alle Finanze, G.M. (accusato di turbativa d'asta), una vincitrice di concorso M.C., un agente di Rds G.S., A.V. di una nota catena di ristoranti. Tra gli indagati anche il candidato al concorso per vigili urbani D.M. e di suo padre A.M. Gli indagati rispondono - a vario titolo - di rivelazione del segreto d'ufficio, frode, depistaggio, peculato, falso ideologico, induzione indebita, corruzione.

I provvedimenti restrittivi si sono resi necessari 

Il provvedimento restrittivo, disposto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avellino, su richiesta della procura della Repubblica si è reso necessario - senza attendere il termine di tutte le investigazioni in corso, afferenti più filoni di indagine - in considerazione di numerose fughe di notizie e da, ultimo della condotta di inquinamento probatorio/depistaggio posta in essere dall'allora primo cittadino della città di Avellino.