La storia di Maria Erminia, prof cacciata per l'aspetto fisico

La docente irpina discriminata da un preside di Brescia

Avellino.  

Questa è la storia di Maria Erminia Maglio docente irpina cacciata per il suo aspetto fisico definito "diseducativo". Ha tutti i titoli per lavorare, ma il suo aspetto fisico la penalizza. Maria Erminia Maglio è in grado di insegnare, ma una paresi facciale ed una peptosi palpebrale pregiudica la sua carriera. Ieri suo padre ha iniziato la protesta. Uno sciopero della fame dinanzi l'istituto agrario De Sanctis. Sua figlia sarebbe stata invitata a rinunciare alla cattedra da un preside di Brescia. Eppure Maria Erminia è laureata con 110 e lode in Produzione Animale poi si è brillantemente abilitata all'insegnamento. Insomma, è idonea. "Quello di mia figlia è un diritto - spiega il padre -. Ha studiato, approfondito, affrontato anni di lunghe specializzazione per diventare una docente di primo rango. E ora?». Insomma a Brescia il preside dell'istituto avrebbe prima chiesto degli approfondimenti clinici sullo stato di salute della docente. «Mia figlia - spiega il padre - sconvolta ma senza paura effettuò gli esami chiesti. Li svolse presso l'Asl di Brescia. Il tutto nonostante ogni passaggio fosse già certificato. La sua idoneità piena all'insegnamento era certificata dall'azienda sanitaria locale di Avellino e dall'ateneo universitario». Ma poi l'andamento degli eventi hanno preso ben altra piega.

«A dicembre scorso il docente che precedeva mia figlia nella graduatoria rifiutò definitivamente l'incarico - spiega il padre di Maria Erminia -. A quel punto in base allo scorrimento della graduatoria ministeriale l'incarico di supplenza toccava a mia figlia, per tutto l'anno. E invece? Venne invitata ancora una volta a rifiutare l'incarico». Il caso di Maria Erminia ora è sul tavolo del Ministro per essere valutato. L'identità culturale di un individuo non può essere basata sull'aspetto fisico. Dagli uffici della ministra Giannini fanno sapere che le verifiche sono in corso. 

A breve potrebbe esserci una convocazione delle due parti per valutare casi, opinioni e dichiarazioni sia della docente che del dirigente in questione. Lo stesso parlamentare Sel Giancarlo Giordano fa sapere di essere al corrente di quanto denunciato e si è impegnato personalmente nel seguire il caso per accertare eventuali irregolarità.

Simonetta Ieppariello