Kamasutra e nuovi pali. Il web: grazie per averci ucciso

Ripartono i lavori della metro leggera. E' subito polemica

Il web riporta fotografie e commenti di una città indignata. Ecco i più incisivi selezionati per voi.

Avellino.  

Di nuovo quei pali. Riprendono i lavori di posizionamento dei piloni che sorreggeranno la metro leggera di Avellino, alla quale abbiamo dedicato una lunga inchiesta (Leggetevi questo, ne vale la pena) descrivendo costi ed effettivi vantaggi e svantaggi che l'opera porterà alla città. (Foto in basso offerte dal gruppo facebook "Non sei irpino se" dell'amico Luca Del Gaudio, che ringraziamo).

Avellino che si scatena sul web: decine di scatti dei nuovi lavori e commenti di ogni tipo.

Da quelli al vetriolo, che citano il “kamasutra all'avellinese”, testualmente, “capacità degli amministratori di piantare pali alla selvaggia”. Al messaggio accorato e di sconforto come quelli di Jessica Loffredo, ripresi dal gruppo “Non sei irpino se” di Luca Del Gaudio. Messaggio del quale riportiamo gli stralci salienti: “Grazie a chi ha fatto il progetto dei pali, grazie a chi ha deciso di uccidere questa città, grazie a chi tutti i giorni, amministrazione e non, continua a girarsi dall'altro lato senza soffermarsi cinque secondi per rendersi conto del posto in cui tutti viviamo, grazie a chi uccide il commercio “fonte economica di questa città”, tutti i giorni. Potrei continuare all'infinito. Parlo da commerciante e cittadina: Che schifo! Una foto riprende le ruote di un passeggino che riesce a passare, ma un disabile?”

“Ora – continua Jessica - chiedo a tutti voi di far girare queste immagini, quanto meno come protesta. Il progetto non lo cambieranno? Bene, vorrà dire che Avellino prenderà altra popolazione, altri commercianti. La città è finita. Voglio continuare a pensare, anche se con seria difficoltà, che da qualche parte ci sia qualcuno in grado di sopperire allo scempio nel quale viviamo: prima che sia troppo tardi!”

Insomma, gli avellinesi davvero non riescono a rassegnarsi ad avere quei pali accanto alle proprie abitazioni. Ognuno con una motivazione differente: chi per il rischio che eventuali ladri accedano all'appartamento, chi per i problemi legati agli scivoli per disabili, chi per il danno che generano alle vetrine dei propri negozi. Mentre sono già partite diverse ingiunzioni al carico del Comune, e c'è da giurare che questo settembre porterà altre proteste.

Andrea Fantucchio