Prof avellinese sgozzata: un coltello in casa del figlio

Omicidio di Seriate: l'arma potrebbe essere quella del delitto. Era nel beauty case del marito

Lungo una decina di centimetri, è compatibile con le ferite sul corpo della donna. E' stato trovato durante le perquisizioni in casa del figlio, dove l'uomo indagato si è trasferito. La nuora ritratta sulla presenza dell'uomo incappucciato

Avellino.  

 

 

di Siep

 

Potrebbe essere un coltello a serramanico l’arma che ha ucciso Gianna del Gaudio, la professoressa avellinese trasferitasi a Seriate trovata morta dal marito in casa sua nella notte a cavallo tra il 26 e il 27agosto. 

L'arma è stata trovata ieri dai carabinieri durante la perquisizione durata un'ora in casa di Paolo Tizzani, uno dei figli della donna che vive a pochi metri dalla casa dei genitori e che dalla sera del delitto sta ospitando il padre Antonio, unico indagato per l'omicidio. Proprio nel beauty case in cui Antonio Tizzani teneva le sue cose è stato trovato il coltello a serramanico, giudicato dagli inquirenti compatibile con le ferite trovate sul corpo di Gianna. L'arma è stata inviata ai Ris, che avranno il compito di ricercare impronte digitali ed eventuali tracce di dna: i risultati sono attesi entro la metà di ottobre. Esami accurati che accerteranno se quell'arma sia o meno la stessa che ha ucciso Gianna.

La pista dell'assassino incappucciato risulterebbe quella sempre meno percorribile. La testimonianza di Tizzani, che fin dall'inizio ha raccontato di aver visto un estraneo fuggire dalla villetta appena prima di ritrovare il corpo della moglie con la gola tagliata, fin'ora non ha trovato riscontri.

Nessun dispositivo di videosorveglianza ha ripreso il fuggitivo nelle ore del delitto e nessuno dei vicini ha confermato la versione dell'indagato.

L'unica ad avallare la pista del rapinatore era stata la nuora di Tizzani. Ora la donna avrebbe ritrattato tutto. Elena Foresti, che nelle settimane prima dell'omicidio aveva inviato al marito una serie di sms parlando della sua paura per la presenza di uomo misterioso e incappucciato che continuava a suonare al campanello della loro abitazione mentre lei era sola in casa con i due figli piccoli. Nessuna denuncia era però stata presentata. Anche rispetto a queste dichiarazioni non sarebbe stato trovato alcun riscontro. La donna avrebbe spiegato agli inquirenti di aver mandato quei messaggi solo per convincere suo marito a stare casa, viste le sue ansie e paure nel dormire da sola.