Prof uccisa. «Era spesso in ospedale,ci diceva che era caduta»

Le rivelazioni di un ex alunno

Avellino.  

Ad oltre un mese e mezzo dalla tragica morte di Gianna Del Gaudio nella sua casa di Seriate non c'è ancora soluzione al giallo. La professoressa di Avellino in pensione venne trovata sgozzata in casa sua. Ora le novità riguardano la testimonianza fatta da un suo ex alunno.

Lo studente della professoressa uccisa avrebbe rilasciato delle esclusive dichiarazioni a Telelombardia e rivelato che la insegnante “era spesso in ospedale, ci diceva che era caduta”. Il giovane avrebbe tuttavia precisato di non aver notato particolari lesioni e/o lividi che facessero pensare a possibili segni di percosse.

Proprio lo scorso venerdì, infatti, la Procura ha confermato che la donna sarebbe stata ripetutamente vittima di violenze domestiche.

La donna a quanto pare parlava con i suoi studenti in classe, aveva un rapporto comunicativo con loro: “Ci raccontava che si faceva male ogni tanto” – ha detto il suo ex alunno –  ma li rassicurava, dicendo che “non era niente di grave”.

Gettano sprazzi di luce i nuovi elementi acquisiti dagli investigatori sull’omicidio di Gianna. Delitto per il quale è indagato a piede libero il marito Antonio Tizzani, 68 anni. Ma allungano anche pesanti ombre sull’ambiente familiare. Gli investigatori, infatti, nei giorni scorsi hanno acquisito cartelle cliniche e certificati medici da cui risulta che Gianna Del Gaudio, negli anni avrebbe subito delle percosse, lesioni, botte (alle braccia, ad esempio).

Episodi che l’ex professoressa non ha mai denunciato, nemmeno al suo medico di base. Un tassello indiziario importante, che restringerebbe sempre di più il campo del delitto all’ambito familiare. Spuntano nuovi interrogativi.