Conflitto a fuoco a Roma: il coraggio di Mariagiovanna

Un encomio al carabiniere donna di Ariano Irpino, intervenuto in farmacia durante una rapina

La cerimonia si è tenuta all’interno del salone del comando generale dell'arma dei carabinieri a Roma

Ariano Irpino.  

E’ di Ariano Irpino il carabiniere donna che a Roma in una farmacia di via Raducofani a Fidene, ha ingaggiato uno scontro a fuoco con un rapinatore, disarmandolo, arrestandolo e soccorrendo contemporaneamente un suo collega, il maresciallo Alessandro Catena ferito alla schiena. Si tratta di Mariagiovanna Cardinale, residente nel Piano di Zona alla contrada Viggiano.

Un intervento fulmineo e intelligente il suo che ha permesso di trarre in salvo anche tutti i clienti rimasti intrappolati nel locale e gli stessi operatori sanitari.

“Con eccezionale coraggio ed esemplare iniziativa, non esitava a intervenire all’interno di un esercizio commerciale in soccorso di un commilitone che, a seguito di un conflitto a fuoco con un pericoloso rapinatore, era rimasto gravemente ferito, riuscendo, dopo aver esploso alcuni colpi con l’arma in dotazione, a disarmare e a trarre in arresto il malfattore. Chiaro esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere”. Questo il messaggio di encomio rivolto alla giovane donna arianese da parte del Generale Tullio Del Sette, Comandante dell’Arma dei Carabinieri.

"Per la prima volta, una donna coraggiosissima, un particolare orgoglioso apprezzamento va a Mariagiovanna Cardinale, perché  appena promossa carabiniere, è stata mia collaboratrice fino all'atto del mio congedo per il pensionamento prestando ora  servizio a Fidene, dove è successo il fatto di sangue, con il luogotenente Gioacchino Oliva anche lui, all'epoca, indiretto collaboratore.”

La cerimonia si è tenuta all’interno del salone del comando generale dell'arma dei carabinieri. Del Sette ha consegnato inoltre la medaglia d’oro al merito dell’arma dei carabinieri alla memoria all’appuntato scelto Gianluca Sciannaca, deceduto il 9 gennaio scorso a Ramacca, mentre ispezionando un solaio dove era stata segnalata la presenza dei ladri, a causa del cedimento di un lucernaio, precipitò da 12 metri di altezza.  Encomio solenne, come prima attestazione di merito in attesa della medaglia, al maresciallo capo Silvio Mirarchi che il 31 maggio, mentre svolgeva un servizio antidroga nelle campagne di Marsala, venne colpito alle spalle da un proiettile esploso da un malvivente, morendo il giorno successivo dopo un lungo e delicato intervento chirurgico. In entrambi i casi sono stati i familiari a ritirare le due onorificenze. (Foto attualità.it).

Gianni Vigoroso