Al Gesualdo arriva il piccolo Asmodeo

E’ stato eletto “miglior spettacolo dell’anno” al Premio Eolo 2013

Avellino.  

E’ stato eletto “miglior spettacolo dell’anno” al Premio Eolo 2013. Tratto da uno dei racconti più fortunati dello scrittore svedese Ulf Stark. Martedì, 31 marzo, alle ore 10:00 al Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino arriva il “Piccolo Asmodeo” della Compagnia “Teatro Gioco Vita” di Piacenza. 

 

“Piccolo Asmodeo”, spettacolo di teatro ragazzi consigliato ad un pubblico di età compresa tra i 6 e 10 anni, vincitore del Premio Eolo come migliore spettacolo del 2013, è l’ottavo appuntamento del cartellone “Scuole a Teatro 2015”, fortunata rassegna di teatro per ragazzi, giunta alla XIII edizione, organizzata dall’Istituzione Teatro Comunale “Carlo Gesualdo” di Avellino, presieduto da Luca Cipriano, con Salvatore Gebbia e Carmine Santaniello, componenti del Consiglio di amministrazione, in collaborazione con l’associazione culturale «Mister Punch» presieduta da Espedito Giaccio.

 

La storia di Asmodeo, nata dalla penna feconda di Ulf Stark, uno dei più affermati scrittori contemporanei per ragazzi, è una favola sul Bene e sul Male che racconta lo strampalato viaggio sulla terra di un piccolo diavolo troppo buono per vivere nel mondo degli inferi.

 

Con sottile ironia ma anche con delicata poesia, con momenti di sana comicità ma anche con acuta problematicità, senza mai cadere in facili moralismi, lo spettacolo ci farà conoscere un novello Mefistofele, interpretato da Tiziano Ferrari, alla ricerca del suo Faust. 

 

Sotto sotto, nelle viscere della terra, dove la luce del sole non arriva mai e dove i merli non cantano sugli alberi, abita Piccolo Asmodeo, diavolo buono, troppo buono per poter vivere tranquillamente nel mondo dei Fuochi e dei Sospiri. Essere cattivo proprio non gli riesce e nemmeno gli interessa e questo, per la sua famiglia, è un grande problema. Così Asmodeo viene sottoposto dal padre ad una vera prova e mandato nel mondo della Luce e della Terra con una missione: convincere, entro sera, almeno una persona a dargli la sua anima.

 

Ignaro dell’uomo e delle sue abitudini, assolutamente inconsapevole di quello che lo aspetta, Asmodeo inizia con timore, ma anche curiosità, il suo strampalato viaggio sulla Terra. A chiunque incontra, con grande semplicità, Asmodeo ripete quanto appreso dal padre: “Io posso offrirti

qualunque cosa. Basta che tu mi prometti di dare via la tua anima”.

 

Alla fine però, Asmodeo, incompreso, dileggiato, quando non addirittura maltrattato, si convince che non riuscirà mai in un compito che non sente per niente suo. Ed è in quel momento di grande solitudine e tristezza che incontra Kristina, e tutto cambia.