Un nuovo angelo per Gesualdo: c'è la prova di coraggio

La festa in onore di Gesualdo Ferreri: candidati in lizza

I piccoli candidati si cimenteranno nella Prova di coraggio alla Fune; il più coraggioso tra loro sarà scelto per la sacra rappresentazione prevista domenica 30 agosto

Gesualdo.  

Tra le varie manifestazioni religiose irpine spicca per originalità la sacra rappresentazione del Volo dell’Angelo di Gesualdo. Quest’anno ad arricchire di suggestione il rito che da secoli si ripete in onore di San Vincenzo Ferreri, nel pomeriggio del 13 di Agosto ci sarà la Scelta del Nuovo Angelo. I piccoli candidati si cimenteranno nella Prova di coraggio alla Fune; il più coraggioso tra loro sarà scelto per la sacra rappresentazione prevista domenica 30 agosto.

A Gesualdo, la Sacra Rappresentazione del Volo dell’Angelo non è soltanto una celebrazione religiosa ma rappresenta qualcosa che trascende il misticismo materializzandosi nelle più umane delle sensazioni. Ormai da secoli, lo scandire dei giorni dell’anno è segnato dall’attesa di questo rito che il Gesualdino vive come una decisiva resa dei conti dai cui esiti far dipendere fortuna o sventura, gioie o disgrazie. Ogni anno, sul finire d’Agosto, all’ombra del Castello e del Campanile della Chiesa, il bene e il male si confrontano in un duello davanti ad un popolo che freme nell’attesa di conoscere il suo destino.

Un angelo scende dal cielo per l’omaggio al taumaturgo San Vincenzo Ferreri ma il suo volo viene frenato da Lucifero che spunta dalle viscere della terra per sfidarlo. La lotta che ne segue è drammatica e cruenta. Questa rappresentazione racchiude nella sua simbologia tutti gli intimi valori dell’umanità con tutte le sue paure e tutte le sue speranze.

Il significato antropologico del rito si materializza nella figura del bambino-angelo che vola al di sopra della gente, con l’identità locale che si riconosce in un’unica persona: un santo guerriero che combatte da solo, a nome di tutti, piccolo ma coraggioso, contro il male che si materializza nella figura del Demonio che insidia e che minaccia. All’estrema suggestione umana e religiosa del rito si lega anche lo straordinario fascino della spettacolare rappresentazione scenica del Volo del Bambino-Angelo legato alla fune d’acciaio tesa tra il castello e il campanile per 100 metri ad un’altezza di 25 metri dalla sottostante Piazza. Gesualdo attende di conoscere il suo nuovo santo guerriero al quale rivolgere preghiere e speranze nell’auspicio di scacciare tutte le paure che riserva la vita e le insidie provenienti dal male.

Redazione