Isabella è l'angelo di Gesualdo. Domani c'è il Volo

Domani e mezzogiorno. Stasera c'è James Senese in concerto alle 22,30 in piazza Umberto I

Una bellissima e coraggiosa bambina. Isabella Caloia è devota al suo Santo e domenica vestirà un costume che la tradizione vuole calzato sembra da un bambino

Gesualdo.  

Questa è la storia della lotta tra bene e male. Questa è la storia di una comunità che si ritrova ogni anno in occasione della festa di San Vincenzo, per celebra il proprio santo e riportare in vita una tradizione antica ed emozionante, rigenerandosi. Una sorta di adunata per i Gesualdini che vivono in tutto il mondo e puntuali si ritrovano nel loro amato paese. Torna anche quest’anno la tanto attesa festa dedicata a San Vincenzo Ferreri a Gesualdo, in provincia di Avellino, con il tradizionale Volo dell’Angelo, in programma quest’anno nei giorni 29 e 30 agosto in Piazza Neviera. L’eterna lotta tra il bene e il male, il rituale propiziatorio del raccolto, il ringraziamento per l’abbondanza ricevuta, fede e superstizione sono i significati trasmessi dalla sacra rappresentazione del Volo dell’Angelo, che si rinnova tra giorni di festa e un ricco programma di eventi. C'è anche la diretta streeming per chi vuole vivere a distanza l'emozione della festa.

Quest'anno, per la seconda volta nella storia del Volo, a planare sui cieli di Gesualdo ci sarà una bambina. Una bellissima e coraggiosa bambina. Isabella Caloia è devota al suo Santo e domenica vestirà un costume che la tradizione vuole calzato sembra da un bambino. Travestita da Angelo si lancerà nel vuoto sulla Piazza Neviera per un percorso di 100 metri ad un’altezza di 25 metri, sorretto da una fune di acciaio, dalla torre del Castello di Gesualdo fino al campanile della Chiesa del SS. Rosario.  Sotto di lei migliaia di spettatori e il temuto diavolo che quest'anno sarà interpretat da Maurizio Nitti.

Durante il suo volo fantastico incontrerà il temuto antagonista che custodisce l’ingresso all’inferno. Tra i due, simbolici esponenti del male e del bene, si inscenerà una lotta con un lieto fine di fede e devozione. Il volo si terrà domani a mezzogiorno quando avrà luogo la sacra rappresentazione del Volo dell’Angelo, che attira ogni anno nel comune avellinese un gran numero di visitatori affascinati dalla lunga tradizione della festa, che si ripete ogni anno da secoli, secondo una tradizione di fede e folklore. In serata, al termine della processione, l'angelo ripercorrerà il tragitto al contrario nel simbolico Ritorno al Cielo. «Si tratta di una celebrazione ultracentenaria - spiega Umberto De Cicco priore dell'arciconfraternita el Santissimo Rosario di Gesualdo -. I vari confratelli nei secoli lasciavano campi e lavoro per portarsi sul sagrato della chiesa e vendere i prodotti della terra, per raccogliere i fondi necessari per fare festa in onore del Santo.  Le origini della manifestazione rimangono invece ancora non chiarite del tutto, infatti dagli archivi della Confraternita della Chiesa del SS. Rosario sono emersi pochi esaustivi elementi per una precisa ricostruzione storica.

Nella tradizione antica ci sono sempre attestazioni di un evento che puntuale tornava ogni anno, in concomitanza con le celebrazioni liturgiche. Unico stop quello dal 1876, in cui si gridò anche al miracolo. La fune allora era fatta di semplice canapa e l'angelo planò sugli alberi della chiesa. Questo avvenimento suscitò una grande emozione nei presenti, tanto che molti gridando al miracolo alzarono inni e preghiere in onore del Santo. La tradizione racconta che la nuova fune che avrebbe dovuto sorreggere l'angelo, stavolta d'acciaio, venne donata da un gruppo di emigranti gesualdini a lavoro su un mercantile statunitense attraccato nel porto di Napoli nel 1906».

Simonetta Ieppariello