Premio estate, migliore opera contemporanea: vince a Roma l'irpino Carlo Gatti

Una celebrazione dell'arte e della creatività, tra le più importanti a livello internazionale

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Art Gallery Gregorio III 274 Roma: il vincitore è Carlo Gatti

Avellino.  

E' l'irpino Carlo Gatti, il vincitore del premio estate 2023 art gallery VIII 274 a Roma. E' la sua la migliore opera del concorso. L'eccezionale talento degli artisti italiani in mostra nella capitale. Una celebrazione dell'arte e della creatività, tra le più importanti a livello internazione.  La sua opera sarà esposta 15 giorni al miseo Mit di Torino. 

"L'Italia è stata da sempre una patria di artisti, una fonte inesauribile di ispirazione e di talento nel campo delle arti visive.

Ogni anno, le mostre d'arte in tutto il paese si arricchiscono grazie alle opere straordinarie di numerosi artisti pittori e fotografi italiani. Questi creativi, con la loro dedizione e passione, contribuiscono a rendere il panorama artistico italiano un tesoro di inestimabile valore. In questo testo, vogliamo valorizzare l'operato di questi artisti che, attraverso le loro opere, arricchiscono e illuminano le mostre di tutto il paese. Gli artisti pittori e fotografi e scultori italiani sanno catturare l'essenza della vita, trasformando le loro esperienze, emozioni e osservazioni in opere d'arte straordinarie. Le loro opere sono un riflesso di una profonda sensibilità e creatività che riescono a coinvolgere lo spettatore, suscitando emozioni e stimolando la riflessione. Attraverso il loro lavoro, questi artisti riescono a trasmettere un messaggio, a raccontare una storia e a creare un'esperienza visiva unica."

"Carlo Gatti - scrive  Floriana Villano (critico d'Arte - Roma 2004) - inizia a disegnare a tredici anni per la rivista "Il Calcio e Ciclismo Illustrati". Compie studi classici.

Stendere il colore sulla tela equivale a raccontare il mondo, bello o brutto che sia; e con piú colore lo si fa, meglio si puó rendere l'idea. Ho iniziato cosi, tanto tempo fa, e continuo ancora oggi cercando di trasmettere qualcosa agli altri. Sono passato prima attraverso un simbolismo crudo, immedesimandomi nella mia e nell'altrui vita. Mi affido alla voce dei sentimenti (o addirittura dei sensi) quando dipingo. A me basta cosí, e mi curo del resto intorno a me.

Le sue opere, così semplici e personali, celano emozioni appartenenti ad un'identità molto forte e istintiva che nasconde, sotto il delicato strato pittorico, storie vissute estrapolate dal passato e dal presente, abilmente mascherate tra i simboli che il pittore ha scelto per esprimersi attraverso la sua arte."