Il corto "Nel Vento" ha vinto l’ottava edizione del Taurasi Film festival

Il film di Ranieri Popoli è una storia di impegno e difesa del territorio

il corto nel vento ha vinto l ottava edizione del taurasi film festival
Avellino.  

Il cortometraggio “Nel Vento” di Ranieri Popoli prodotto da Altavilla Web Television si è aggiudicato l’ottava edizione del Taurasi Film Fest, prestigiosa kermesse cinematografica organizzata dall’associazione culturale “Taurasium”.

Il film vincitore, interamente girato tra i comuni di Petruro Irpino e Santa Paolina, illustra in sette minuti le vicende di un contadino alle prese con l’installazione di un elettrodotto, riprendendo solo una delle questioni ambientali che ultimamente hanno interessato la media valle del Sabato e del fiume che la attraversa.  

"Siamo onorati di aver partecipato e conseguito un risultato cosi significativo nell’ambito di un evento meritorio che ha portato a concorrere ottanta soggetti cinematografici, sia nazionali che internazionali, nelle sue diverse sezioni artistiche - dice l'autore - Un plauso sincero ai bravi Organizzatori rappresentati da Alberico Cardia, Presidente dell’Associazione culturale “Taurasium” , che con dedizione e passione promuovono da diversi anni una manifestazione che attraverso il film corto valorizza l’impegno cinematografico professionale e amatoriale trattando temi di grande valore sociale e culturale, offrendo un prezioso contributo alle loro cause"

“Nel Vento”, come i miei tre precedenti lavori , nasce innanzitutto da una condivisione ideale di persone sensibili al nostro impegno in difesa dei nostri territori che spontaneamente offrono il loro prezioso e spontaneo contributo collaborativo. Esso trae origine da una storia vera che si sta consumando, manco a dirlo, nella nostra amata e vessata Valle del Sabato, ma che potrebbe essere tranquillamente qualsiasi landa di questa nostra provincia: l’incredibile raddoppio del passaggio di un elettrodotto di 380.000 volts negli stessi territori di Santa Paolina, Montefusco e Tufo che hanno già dovuto subire venti anni fa l’attraversamento di una simile infrastruttura, nel mentre si sta realizzando un progressivo e visibile mutamento di un paesaggio votato alla produzione agricola di pregio in chiave eno turistica".

"Una scelta come quella altrettanto assurda e vergognosa, da scandalo nazionale, di realizzare un mega impianto e un sistema collaterale di rifiuti a Chianche nel cuore di quest’areale cosi bello ma anche così fragile e delicato - continua Ranieri popoli - Non si può consentire che si verifichi tutto questo per cui a noi semplici cittadini, alle istituzioni locali, agli operatori sociali ed economici, alle associazioni del nostro territorio non resta che batterci in modo civile ma convinto, anche con le nobili armi della sensibilizzazione culturale. Non a caso questo significativo successo è stato dedicato alla memoria di due cittadini di Tufo e Taurasi, Gabriele Lepore e Raimondo Clericuzio, che hanno profuso con amore e coraggio il loro impegno per difendere e promuovere i nostri territori" conclude l'autore.