Echi di poesia dialettale 2016: ecco tutti i premiati

Il resoconto puntuale di Franca Molinaro

Franca Molinaro. "Grazie alla nostra richiesta di patrocinio, ora all’Unesco sanno che esiste un paesino che si chiama Bonito e un ragazzo che ha fatto da sé tutto quanto e gratuitamente mette a disposizione spazi e conoscenza."

Bonito.  

"Quest’anno possiamo affermare di aver raggiunto l’obiettivo prefissatoci quando abbiamo stilato il programma del premio: creare un clima disteso in cui l’alterigia e l’arroganza non dovevano comparire affatto." Sono le parole della scrittrice Franca Molinaro, che da anni si batte per la tutela del territorio in tutte le sue forme non solo dal punto di vista letterario.

"Fu di Yvonne Scherken l’idea di inventarci un pranzo nel giardino del Museo delle cose perdute di Gaetano Di Vito e con qualche perplessità concordammo tutti. Poi pensammo di invitare Terramica a cucinare i suoi prodotti a Km 0. E’ stata una scommessa vinta, i poeti giunti da tutta Italia e dall’estero, sono stati felici di ritrovarsi in modo informale e consumare un pasto squisito, distribuito in una cassettina di legno con posata di legno. Alla musica ci ha pensato la chitarra e la voce magnifica di Mario Vitale, il vino aglianico ha scaldato il cuore più del sole cocente. La visita al museo ha appassionato tutti e Gaetano, ottimo cicerone è finalmente  sbarcato fuori provincia. Grazie alla nostra richiesta di patrocinio, ora all’Unesco sanno che esiste un paesino che si chiama Bonito e un ragazzo che ha fatto da sé tutto quanto e gratuitamente mette a disposizione spazi e conoscenza.
Nel pomeriggio poi, la premiazione, nonostante la sua rigidità di etichetta, è risultata più distesa e informale. Non si è avvertita nessuna nota stonata ma solo un piacevole stare insieme sostenuto dalla poesia con i suoi tanti dialetti.

Sono stati premiati i poeti presenti, vincitori per la sezione estero: primo premio Pino Sollazzo dall’Australia, per lui ha ritirato la nipote Mariateresa di San Martino di Taurianova; secondo Carmela Marino dal Canton Ticino.

Per la sezione italiana Alberto Pattini ha ricevuto la Grande Madre in onice estero dello scultore Alessandro Battaglino, e il premio “Emozioni d’Irpinia offerto dall’Albergo diffuso Borgo di Castelvetere; a secondo posto Cosima Cardona di Scilla, terzo Giovanni D’Amiano di Napoli.

Per la sezione religiosa al primo posto suor Maria Giuseppina Bristot di Caserta e al terzo posto Emilia De Vecchis di Pescocanale, Aquila.

Per la poesia juniores Primo premio Pia Rossella Santoli di Torella dei Lombardi, secondo posto Caterina Caputo di Pietradefusi, terzo posto Ida e Anthea Petrillo di Pietradefusi, per Giuseppe Antonio Fava di Reggio Calabria, ha ritirato la madre Francesca Amodeo. Libero Frascione è stato il vincitore del premio Montemarano scelto tra i poeti partecipanti al VII raduno dei poeti dialettali.

Delle menzioni d’onore, segnalazioni e meritevoli dell’inserimento in antologia erano presenti i poeti: Gustavo di Domenico da Albano Laziale, Roma, Carmela D’Antonio, Domenico Panella, Fortunato Vesce e Alfonso Impronta da Benevento, Raffaela Angelino e Grazia Mazzeo dalla Puglia, Mirella Merino e Nicola Guarino dalla Valle del Sele, Antonietta di Benedetto da Roccasicura, Isernia, Fernando Antoniello di Torella dei Lombardi, Bruno Preziosi di Monteforte, Agostina Spagnuolo di Capriglia Irpina, Giuseppe Iacoviello dalla Baronia, Mario Vitale da Grottaminarda.

Presenti i giurati: Andreina Solari dalla Liguria, Adriana D’Argenio dalla Toscana, Giuseppe Vetromile da Napoli, gli Irpini Daniela Vigliotta col presidente di giuria Emilio De Roma, Yvonne ScherKen e Giuseppe Grieco da Calvi.

Hanno messo a disposizione le loro opere gli artisti: Alessandro Battaglino, Fulvia Bruno, Eduardo Buccelli, Adriana D’Argenio, Emilio De Roma, Angela Giuliani Perugi, Nicola Guarino, Nadia Marano, Fabio Di Martino, Franca Molinaro, Antonio Pascale, Carmen Radassao, Sara Sellitto, Benito Vertullo. La musica è stata affidata alla fisarmonica di Cirocco Lorenzo e agli organetti di Daniela Vigliotta e del giovanissimo Ciardiello Giuseppe. 

Gianni Vigoroso