Tombe piene, salma altrove. Sos loculi ad Ariano

Pochi giorni fa il trasferimento della salma di una donna a Maddaloni, la tomba era un tugurio..

Ariano Irpino.  

La tomba è fatiscente e la salma se la portano a Maddaloni. Una famiglia rinuncia alla sepoltura di una loro congiunta, deceduta nei giorni scorsi e decide di trasferirla in un luogo più dignitoso. Non se la sono sentiti di lasciare in eterno riposo l’anziana donna un una tomba a pozzo bruttissima, simile ad un tugurio, requisita dal comune, nella parte vecchia del cimitero e così senza pensarci una sola volta hanno deciso di emigrare altrove. L’episodio che ha dell’incredibile si è verificato nel Cimitero di Ariano Irpino, dove l’emergenza loculi si fa sempre più difficile. Una storia che parte vergognosamente da lontano e che vede ancora bloccato quel progetto di ampliamento del camposanto a tal punto da spingere ora il comune a requisire tombe private o abbandonate. L’ultimo provvedimento in materia, di somma urgenza, porta la firma dell’ex Commissario Prefettizio Elvira Nuzzolo. Una vera e propria emergenza, destinata a fare molto rumore, in quello che dovrebbe essere al contrario un luogo sacro, silenzioso e lontano dai problemi della vita quotidiana. Ad Ariano invece purtroppo non c’è pace neppure nel camposanto. Loculi disponibili non ce ne sono e tutto questo a fronte di un indice di mortalità altissima. Tra i 250 - 260 i decessi in totale mediamente all’anno. L’autorità di vigilanza a seguito di un esposto di Giovanni Maraia, del maggio 2012, non ha ancora definito la procedura. Un anno fa il responsabile del procedimento, ha fornito ulteriori delucidazioni al comitato dell’autorità di vigilanza, il quale si era riservato a sua volta di dare una risposta. Nel frattempo, il commissario firmò la delibera, nella quale su suggerimento dell’ufficio tecnico comunale, vista l’estrema urgenza, veniva disposta la realizzazione di nuovi loculi prefabbricati, all’ingresso dell’ala nuova dove attualmente vi è la statua della madonnina, unico spazio libero per un una collocazione provvisoria dei loculi. Nulla di tutto questo fino ad oggi. Gli ultimi trenta loculi prefabbricati in vetroresina sono stati tutti venduti. La vicenda finisce in Consiglio Comunale, la minoranza con in testa Giovanni La Vita preannunzia una raccolta firme per la convocazione di una seduta monotematica, onde poter definire la questione, sancendo l’inutilizzabilità degli atti di gara, già ampiamente censurati dall’autorità di vigilanza, così da lasciare al comune, quindi alla gestione pubblica, la risoluzione del problema cimitero sbloccando da subito la questione loculi in carenza.

Gianni Vigoroso