Ariano, caso cimitero appello al Prefetto ad intervenire

Dopo il caso della defunta trasferita a Maddaloni, nuovi sconcertanti particolari

Ariano Irpino.  

Rabbia, sdegno, incredulità e profonda amarezza dopo la notizia del trasferimento forzato di una salma dal cimitero di Ariano Irpino a quello di Maddaloni per mancanza di loculi. Alla defunta in questione, era stata assegnata una tomba tugurio, requisita dal comune,  nella parte vecchia del camposanto che i familiari hanno rifiutato. In Piazza Plebiscito e davanti al luogo sacro, una sola parola unanime da parte della gente: “Vergogna”. Dibattito che ha preso subito corpo, soprattutto nel gruppo Decoro Urbano Ariano Irpino. Daniela Schiavone: “Non se ne può più di questa situazione ad Ariano. Sono quattro, e dico quattro anni che mio padre sta appoggiato in una tomba di amici., perché  aspettavamo i lavori... (all'epoca ci dissero sarebbero iniziati dopo 6 mesi) ma qui ad Ariano sono solo chiacchiere  e prima o poi noi dobbiamo toglierlo da dove si trova attualmente. Poi mi parlano di rivalutare Ariano e che noi siamo un popolo di lamentosi. E certo, tanto chi di dovere non ha problemi di questo genere. Non  si può neanche morire,  su questo paese, è  uno schifo.” Mario Roviello: “E' una delle pagine più vergognose di Ariano con nomi e cognomi conosciuti.” Angelo Grasso: “Nessuno si azzardi a morire nel frattempo che si risolve un attimino la situazione. Ma qualcuno non prova un pò di vergogna in tutto ciò? Pino Monaco: “Io non creerò disturbo, io vorrò essere cremato.” Antonella Puorro: “Sono in attesa dei famosissimi nuovi loculi anche i miei due nonni deceduti entrambi nel 2012. Ci dissero che di lì a poco sarebbero stati costruiti. Intanto hanno fatto un nuovo Papa, è stato eletto un nuovo Sindaco e il Presidente della Repubblica e la priorità è spostare il museo civico nell'ex ospedale San Giacomo. Meditiamo, e facciamolo a lungo.” Nereo Angelucci: “Idem per mio padre che è venuto a mancare nel 2012. E' ospitato nella tomba di amici. E' vergognoso e penoso.” Enza Scaperrotta: “Tanto per i porci grandi escono le ville al cimitero altro che posto, il problema è per noi poveri fessi.” Nicola Cuordoro: “Io mi domando e dico, un arianese che è nato, cresciuto e pasciuto, è morto in questo paese, come schiaffo finale, dopo tutto quello  che le diverse amministrazioni gli hanno dato in negativo, come atto finale, la ciliegina sulla torta, lo fanno emigrare in un altro cimitero. Ma ditemi voi se è una cosa buona e giusta. E no.......siamo allo sfacelo di una comunità se un'amministrazione non riesce a trovare due euro per fare nuovi loculi quando vedo che nella parte alta c'è spazio per costruire ancora delle cappelle. A quanto un decreto in cui si proibisce ai cittadini arianesi di morire per mancanza di loculi. Roba....dell'altro mondo....appunto!!” Carmine Rubino: “Basterebbe creare un forno crematorio, si risparmierebbe tempo, soldi e spazio. Inutile continuare ad ingrandire un cimitero, quando nello stesso spazio ci andrebbero anche quattro persone, o sbaglio?” Sono questi solo alcuni commenti e testimonianze dirette, un vero e proprio dramma, una pagina tristissima destinata a fare ancora molto rumore. Una vicenda quella del cimitero che nasconde tante illegalità, (ombre sulla gestione e business sui loculi negli anni passati), sulle quali non si è fatto mai luce o meglio non si è voluto fare luce.

Gianni Vigoroso