Angelo, i funerali. La sorella: «Comune non ha dato un euro»

VIDEO Commozione a Visciano per l'ultimo saluto al clochard 44enne. Le precisazioni dei familiari

Avellino.  

Dolore e raccoglimento questa mattina a Visciano, nel napoletano, dove si sono celebrati i funerali di Angelo Lanzaro, il 44enne senza fissa dimora, morto per assideramento la notte dell'Epifania all'interno di un box del "Mercatone", il mega centro commerciale chiuso e abbandonato da tempo al centro di Avellino.

Nella chiesa di Santa Maria Assunta, nel centro storico del paese, attorno al feretro si sono stretti in un caloroso abbraccio i familiari del povero Angelo, distrutti da una tragedia che avrebbero voluto evitare. Nessun rappresentante dell'Amministrazione Comunale di Avellino ha assistito alla celebrazione. I familiari della vittima hanno tenuto inoltre a precisare che nessun aiuto è mai arrivato dal Municipio di Avellino. «Non abbiamo chiesto nulla al Comune, il sindaco Foti non l'abbiamo mai visto o sentito, e i funerali ce li siamo pagati noi», precisa una delle sorelle di Angelo. 

Struggenti le parole pronunziate da Don Mario Foglia nella sua omelia. Il parroco ha ricordato come la famiglia Lanzaro abbia cercato in tutti i modi di togliere dalla strada il povero Angelo, cercando di convincerlo ad abbandonare la sua scelta di vita solitaria. Poi, al termine della santa messa, il corteo funebre, tra lacrime e commozione, che ha accompagnato il 44enne nel suo ultimo viaggio verso la casa celeste.