I docenti del Maffucci di Calitri: salvate la nostra scuola

Una lettera appello per non disperdere un patrimonio di storia e cultura.

La perdita della titolarità della presidenza mette a rischio il futuro dell'istituto

Calitri.  

La lettera che i docenti dell'I.I.S. "Maffucci" di Calitri hanno inviato alla dottoresssa Franzese

 

Gentile Dott.ssa Franzese,

noi docenti dell’Istituto Superiore A.M. Maffucci di Calitri (AV), constatata la perdita della titolarità della Presidenza per la gelida logica dei numeri, ci rivolgiamo a Lei, per esprimere dispiacere e preoccupazione per il futuro della nostra scuola.

Negli anni spesi in un assiduo lavoro per formare studenti e cittadini consapevoli, il Maffucci ha percorso sempre i difficili sentieri dell’innovazione didattica, sempre al servizio di un territorio, purtroppo, a rischio di desertificazione.

L’Istituto Tecnico-commerciale, oggi Istituto Tecnico Economico, ha formato una serie di professionalità tecniche, distinguendosi anche nella formazione scientifica con il gruppo di docenti che ha dato vita all’Associazione “Scienza Viva”, i cui meriti sono stati riconosciuti a livello nazionale ed internazionale.

Il Liceo Scientifico ha preparato molta parte della classe dirigente dell’Irpinia da oltre un cinquantennio. Attraverso una dirigenza attenta e propositiva, da sempre si è cercato di favorire la non facile diffusione del pensiero scientifico, come dimostra l’organizzazione della Settimana Scientifica, diventata poi Incontri d’Arte, Economia e Scienza, ovvero una serie di conferenze ed incontri con illustri personalità del mondo accademico.

Il Liceo Artistico, che raccoglie l’eredità dell’Istituto d’Arte voluto dall’On. Salvatore Scoca, ha promosso fin dalla sua nascita la diffusione della cultura artistica ed estetica, impegnandosi fortemente nel recupero della storia locale, anche attraverso il progetto “Adottiamo un paese”.

Forte di questa storia, che si racconta al plurale, oggi, il Maffucci di Calitri, nell’attuale situazione di particolare difficoltà per il nostro territorio, vuole essere, come la ginestra di leopardiana memoria, simbolo di resistenza contro il deserto che avanza e speranza per un futuro, che resti “aperto” proprio perché umano.

Il Maffucci, oggi, può vantare percorsi di eccellenza che spaziano dalla formazione degli adulti alle certificazioni delle competenze informatiche e linguistiche rispondenti alle direttive europee.

Tra le numerose attività ricordiamo il progetto “Scuola Viva”, nel cui ambito regionale la nostra scuola si è classificata al secondo posto, i diversi progetti extracurricolari inseriti nel PTOF 2016/19, che é stato anche stampato in collaborazione con una piccola casa editrice, particolarmente attiva sul territorio, Delta 3. Il laboratorio teatrale, con rappresentazione finale aperta al pubblico; le premiate partecipazioni al Media-show dell’Istituto “Federico II” di Melfi e al XIII Concorso “Giustino Fortunato”, organizzato dall’omonimo Istituto di Rionero in Vulture; la Scuola di teoria politica “Sapere aude!”, che ha coinvolto docenti universitari di chiara fama, come Diego Giannone e Stefano Petrucciani, sono solo alcuni esempi dell’innovazione didattica faticosamente perseguita.

Non va poi dimenticata la recentissima istituzione dell’indirizzo Tecnico-agrario, Produzione e trasformazione, appena ottenuta, con il Decreto da Lei firmato in attuazione della Delibera della Regione Campania n. 817 del 28/12/2017, in partenza per l’anno scolastico 2017/2018, e perciò ancora tutto da avviare, che arricchisce un territorio storicamente votato all’agricoltura.

Per tutte queste ragioni, con realismo auspichiamo l’attribuzione in reggenza degli attuali Dirigente Scolastico e DSGA, per evitare di interrompere le attività intraprese, consapevoli delle sfide che ci attendono. Invochiamo, dunque, il principio di continuità, generalmente riconosciuto a tutela del buon andamento della Pubblica Amministrazione, proprio perché il cambiamento di dirigenza renderebbe sicuramente più problematico il proseguimento della complessa via intrapresa.

Noi docenti del Maffucci siamo certi che la nostra voce non rimarrà inascoltata, e Le porgiamo i nostri più ossequiosi saluti.