"Monoteisti a confronto", ampia partecipazione all'evento ACLI

Bottalico, Presidente ACLI: "Ognuno deve essere libero di professare la propria religione"

Cervinara.  

“Monoteisti a confronto: la religione strumento di pace e dialogo” è stato il tema dell’incontro, che si è svolto oggi a Cervinara, organizzato dal Circolo Acli del paese caudino. La società attuale è sempre più abituata al contatto con molte culture e l'integrazione tra le diverse religioni è un punto di partenza per una civile e pacifica convivenza tra le differenti etnie.

”Lo scopo dell’incontro – afferma Elena Merola, Presidente del Circolo Acli di Cervinara – è far capire che dietro ogni credo religioso ci sono degli esseri umani e quindi dobbiamo tutti comprendere che la libertà di ciascuno di noi finisce dove inizia quella dell’altro.”

L’idea del convegno nasce dall’esigenza, in questo particolare momento storico, di conoscere meglio le altre religioni monoteiste e tentare di dimostrare che il dialogo tra esse è possibile.

Presente all'evento, tra gli altri, anche Gianni Bottalico, Presidente Nazionale ACLI. “Questa è una grande occasione di confronto e di conoscenza reciproca - ha dichiarato Bottalico - Noi dell'ACLI crediamo che oggi i fondamentalismi religiosi siano un grande ostacolo alla pace. E' importante conoscere le altre religioni e ci aspettiamo da questo punto di vista una grande risposta e soprattutto un'azione di grande responsabilità.

La reciproca conoscenza e la libertà di poter esercitare la propria fede - conclude il Presidente Nazionale ACLI -  è un valore irrinunciabile per chi chiunque: cristiani, musulmani o ebraici. Ciascuno deve essere libero di professare la propria religione liberamente e lo Stato non deve porre alcun ostacolo perché cio avvenga: questo costituisce la vera pace".

"Credo - dichiara Don Lorenzo Varrecchia - che riflettere su questi temi aiuta sia a focalizzare il significato della conoscenza degli altri per meglio integrarli nella nostra cultura anche per comprendere l’importanza delle proprie radici e, dunque, non essere una massa uniforme".

 

 

Giovanna Di Notte