"La nostra storia deve nutrirsi di esempi di fierezza morale"

A Mercogliano, la cerimonia di commemorazione ai caduti nella giornata della Liberazione

Mercogliano.  

Ieri mattina, in occasione della festa della Liberazione,  si è svolta a Mercogliano una cerimonia solenne per  la memoria dei caduti in tutte le guerre.  Il corteo, composto dalle autorità civili e religiose , dai rappresentanti della Sezione Combattenti e Reduci, dall’Associazione Carabinieri in congedo, dalle Associazioni Vittime Civili di Guerra, dalle scuole, dalla Misericordia del Partenio e dalla Pro Loco Mercogliano, è partito da Piazza Municipio fino ad arrivare al monumento ai caduti dove è stata deposta una corona commemorativa.

Oltre al sindaco della città Massimiliano Carullo, erano presenti il maggiore dei carabinieri Francesco Mortari, comandante della compagnia di Avellino. Durante la commemorazione, l’amministrazione comunale ha conferito onorificenze a carabinieri, uomini nati e residenti a Mercogliano impegnati nell’arma e nel sociale . L’appuntato scelto Paolo Iandiorio in servizio presso il comando provinciale di Avellino è stato insignito di una onorificenza per il suo impegno nel volontariato e solido punto di riferimento per giovani e famiglie in difficoltà e  il maresciallo Ciro di Grezia della stazione di Chiusano San Domenico .

Durante la cerimonia Carullo ha ricordato l’importanza della festa della liberazione legandola al ricordo di Francesco di Nardo deceduto pochi mesi fa e insignito dalla medaglia d’oro del presidente della Republica: «Di Nardo ha saputo trasmettere alla nostra comunità una testimonianza di attaccamento alla patria e ai suoi valori. La nostra storia comune deve nutrirsi di esempi di coerenza e fierezza morale, di rinato, limpido amor di patria e deve fondarsi anche sulle vicende vissute in tanti luoghi, in tanti piccoli comuni» ha precisato il primo cittadino.

Marina Brancato