Cassese: Basta coi governi delle promesse non mantenute

Ad Atripalda lezione del costituzionalista sulla legge elettorale. Poi tappa agli scavi romani

Atripalda.  

Sabino Cassese è tornato nella sua terra d’origine per svolgere una ‘lezione magistrale’ sulle istituzioni italiane. E, dato che c’era, ha visitato per la prima volta anche gli scavi dell’antica Abellinum, accompagnato oltreché dai funzionari della Sovrintendenza presenti sul posto, dal prof. La Sala e dall’ex sindaco Laurenzano oltreché dall’organizzatore de “il libro in fiera” De Pasquale. Il giudice merito della Corte costituzionale è rimasto impressionato dal patrimonio storico - archeologico rinvenuto sulla Civita, in particolare dalla domus romana e dal decumano, restando anche molto amareggiato per il pessimo stato di conservazione dovuto al periodo in cui i terreni tornarono temporaneamente di proprietà privata e, quindi, esposti alle intemperie. 

La ‘lectio magistralis’ si è svolta, invece, nella Dogana dei grani, davanti ad una folta platea di giornalisti provenienti da tutta la regione anche perché l’Ordine campano ha considerato l’appuntamento altamente formativo attribuendo cinque dei quindici crediti formativi annuali obbligatori. Presenti all’incontro anche il presidente dell’Odg della Campania, Ottavio Lucarelli, ed il sindacalista Gianni Colucci.

Il professore si è a lungo soffermato sulla nuova riforma elettorale, definendola sostanzialmente una buona riforma, forse la migliore possibile nel contesto storico politico attuale. La sua analisi si è svolta per punti, partendo dalla necessità storica di regolamentare il rapporto fra popolo e Stato che nessuno è stato in grado di soddisfare completamente e, allo stesso tempo, di dare stabilità ai governi: 125 governi e 63 premier in 152 anni di storia, a cui bisognerebbe sottrarre il ventennio fascista, si traducono in una media di un governo all’anno, il che oggettivamente sta a dimostrare i continui fallimenti delle 12 riforme fatte fra il 1861 ed il 2015. La Germania, per esempio, nello stesso periodo, ha avuto un terzo dei governi italiani. E le conclusioni a cui è giunto il costituzionalista hanno  confermato che sia le legge elettorale appena approvata che la riforma costituzionale in corso di approvazione si avviano a risolvere molti dei problemi emersi finora e per dire finalmente “basta coi governi delle promesse non mantenute” per... mancanza di tempo.

Gianluca Roccasecca