Tre nuovi diaconi ad Ariano, oggi l'ordinazione in Cattedrale

Da Caserta arriva il Vescovo Giovanni D'Alise

Ariano Irpino.  

 

Giovanni D'Alise Vescovo di Caserta torna ancora ad Ariano, per conferire oggi l'ordine del diaconato ad Antonio, Roberto e Marco. La solenne liturgia questa sera alle 18.00 nella Basilica Cattedrale. “Tre figli che l’ex pastore arianese ha visto crescere spiritualmente” Una presenza la sua molto gradita.

 “E' un giorno di giubilo e di grande speranza - afferma Giovanni Orsogna - accresciuta anche dalla recente nomina di Mons. Don Sergio Melillo vescovo eletto di Ariano Irpino Lacedonia, dono dello Spirito Santo e di Papa Francesco, mediante l'intercessione della Madonna di Fatima.” Tutta la comunità diocesana, formula i più sinceri auguri di santità e buon cammino pastorale ai neo diaconi transeunti Gerardo Lo Conte, Roberto Di Chiara e Marco Ulto.

Intanto cresce l’attesa nella diocesi per l’arrivo di don Sergio Melillo, il nuovo vescovo nominato da Papa Francesco lo scorso 13 maggio, il cui annuncio è avvenuto sabato scorso. I fedeli sono in fermento, ma bisogna rispettare il cerimoniale previsto dal diritto canonico. Don Sergio Melillo è il terzo vescovo della città di Avellino a raggiungere il più alto grado del sacramento dell’Ordine, almeno negli ultimi tempi. Un fatto che non accadeva da 55 anni. Prima di lui ad essere nominati vescovi furono monsignor Pasquale Venezia e monsignor Raffaele Pellecchia. Lo stesso Venezia, nominato all’età di quarant’anni da Pio XII, proprio come accaduto ora per monsignor Melillo, ebbe come primo incarico la nomina alla Diocesi di Ariano.  Il vescovo Melillo comunque si insedierà sicuro entro l’estate, ma con ogni probabilità i tempi saranno molto più stretti. Il bacio della terrà avverrà a Pontelosbergo, luogo simbolo alle porte di Ariano. Diversi sono i parroci della diocesi che hanno preso già contatto con il vescovo, tra questi Don Salvatore Olivieri, parroco dell’unione dei comuni del Cervaro, alla guida delle comunità di Greci e Savignano: “Ad Avellino, i fedeli e i fratelli sacerdoti dicono, abbiamo perso un tesoro. A loro ho risposto: lo abbiamo acquistato noi.”

Gianni Vigoroso