Mancato avvio dei lavori per la realizzazione della strada Manna- svincolo Ariano Irpino
Giovanni Maraia Ariano in Movimento scrive al Capo Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al presidente della Provincia di Avellino, al Sindaco del Comune di Ariano Irpino e al Procuratore della Corte dei Conti di Napoli.
“La Provincia di Avellino e il Comune di Ariano Irpino, in data 28/6/2005 , sottoscrivevano l'Accordo di Programma per la realizzazione della strada Manna - svincolo Ariano Irpino. Tale Accordo di Programma veniva approvato dal Presidente della Regione Campania con Decreto 451 del 29/10/2007. La Provincia di Avellino, con determinazione dirigenziale prot 7804 del 30/11/2007, approvava il progetto definitivo di detta strada. L'opera infrastrutturale era il primo lotto funzionale della strada Manna - Camporeale- Faeto ed era stata finanziata per un importo di € 35.746.000,00 con fondi dell'Accordo di Programma ed ex Anas. A Maggio del 2012, l'allora assessore ai lavori pubblici della Provincia di Avellino Generoso Cusano, informava che l'appalto della strada era stato affidato alla PREVE Costruzioni SPA e che la strada sarebbe stata realizzata e completata entro il 2016. Ad oggi, i lavori non sono stati avviati.”
Poi Maraia continua:
Va precisato che la strada ha molteplici funzioni, essa serve :
a) ad evitare l'insostenibile traffico presente sull'ex statale 90 per le Puglie nella zona di Cardito di Ariano Irpino , dove e' costante il pericolo per la salute pubblica
b) a collegare la zona industriale di Valle Ufita con il PIP di Camporeale e con i centri urbani della Valle del Cervaro e del Miscano
c) a rendere possibile l'apertura del casello autostradale a Tre Torri in Valle Ufita , potenziando così il tratto della statale SS 90 Tre Torri - Manna
Chiediamo l'immediato avvio dei lavori e l'accertamento delle cause che hanno determinato l'ingiustificato ritardo , con il conseguente aumento dei costi dell'opera.”
Gianni Vigoroso