Premesse per costruire un Pd solido ad Ariano Irpino

Intervento di Carmine Grasso, Consigliere Comunale PD

Ariano Irpino.  

 

Premesse per costruire un Pd solido ad Ariano Irpino.

"Siamo sulla buona strada per gettare le fondamenta di un PD solido  ad Ariano. Cominciano ad essere chiare le posizioni di alcuni aderenti al PD locale." Comincia così la riflessione del consigliere comunale Carmine Grasso: "Proprio quando sembrava che con l’auspicato subentro  di Riccio in consiglio Comunale si potesse andare a costituire un gruppo consiliare forte di ben cinque presenze, c’è stata la dichiarazione televisiva di Antonio Santosuosso che finalmente ha chiarito la sua posizione e, tornando sui suo passi, ha detto che finchè non ci sarà un congresso nel PD arianese continuerà a non sentirsi parte integrante di un PD che lui definisce “vecchio”, di non condividere le posizioni locali degli altri aderenti, di non voler discutere di capogruppo consiliare e di voler continuare a occupare il posto di presidente della Commissione Consiliare Assetto del Territorio che la maggioranza aveva inteso volergli affidare nel riconoscimento delle sue competenze professionali.  Era già stato chiaro e dichiarato il disimpegno del consigliere rispetto alle elezioni amministrative del 2014 che poi in definitiva aveva favorito la vittoria della attuale amministrazione, ma il fatto che si fosse tesserato insieme ad alcuni suoi amici e componenti della sua cordata alle amministrative ci faceva ben sperare in un suo contributo alla crescita del PD locale. Di nuovo la posizione di disimpegno rispetto al PD nelle recenti elezioni regionali ci aveva un pò confuso le idee. Vorrei sbagliarmi ma,  le sue dichiarazioni sulla TV locale di tre giorni orsono  chiariscono  che finchè non ci sarà nel partito un cambiamento  a lui “congeniale”  non lo vedremo partecipe e attivo.  E ciò sottende anche un’altra verità e cioè che la posizione del  consigliere Santosuosso rispetto al costituendo gruppo consiliare PD probabilmente rimarrebbe immodificata visto che il gruppo sarebbe sempre lo stesso al di là dei risultati del congresso cittadino. La posizione del scelta del consigliere è rispettabilissima, anzi  agevola anche i nostri comportamenti all’interno del partito dove finora ci siamo mossi con tanto tatto prima di portare certe questioni politiche ed  amministrative  all’attenzione degli iscritti. Tutti elementi questi che contribuiscono a capire meglio che il gruppo consiliare PD allo stato potrebbe essere costituito nella migliore delle ipotesi da tre o al massimo quattro consiglieri (Caso, La Vita, Grasso e Riccio) che hanno preso posizioni chiare in conferenza stampa contro l’immobilismo dell’amministrazione Gambacorta e che hanno il dovere di portare all’attenzione del consesso cittadino i tanti problemi cittadini dopo averli condivisi nel partito e con le forze di centro sinistra. La politica arianese richiede innanzitutto una posizione  chiara rispetto a quella della  attuale giunta e  rispetto a quelle che sono emergenze e le problematiche della comunità perché le ambiguità  favoriscono il perdurare di uno stato di cose che agevola solo l’inconcludenza della attuale amministrazione. E noi eletti aderenti al PD insieme dovremo spogliarci delle ambizioni personali e non solo,  innanzitutto dobbiamo dimenticarci del ruolo rivestito in campagna elettorale,  delle cordate elettorali che avevamo costituito e delle aspettative che ci eravamo dati in caso di vittoria:  le elezioni le abbiamo perse ed adesso siamo opposizione.  Il nostro partito se lo scegliamo è il PD e dobbiamo lavorare per farlo crescere. Il ruolo di tutti si concorda nel partito  e l’obiettivo comune deve essere quello di contribuire a costruire un partito aperto ed inclusivo di tutte le componenti  e correnti ma lasciando spazio ai tanti giovani valenti che con entusiasmo possano far rinascere il partito. 

La sezione locale del PD ha la necessità di celebrare celermente un congresso cittadino dove, voglio sperare, non prevarrà la peggiore logica dei pacchetti di tessere che sicuramente sarebbe un ulteriore   grave danno per tutti e causa di ulteriori divisioni. Si deve andare, come da tutti dichiarato ad un congresso unitario che riavvicini tutti coloro che oggi sono sfiduciati, tutti coloro che non si sentono rappresentati e tanti  elettori semplici che, anche se non tesserati,  vogliano essere partecipi di  un partito progressista che localmente porta avanti  idee e programmi di rinascita della nostra città e del nostro comprensorio."     

Redazione