«Sfiducia, gesto che disorienta i cittadini»

Quindici. Rubinaccio non condivide le accuse di malapolitica formulate da Bonavita

Quindici.  

«Malapolitica? Ma forse si riferisce alla possibilità che l'amministrazione comunale ha dato anche a lui, quale avente diritto, di poter beneficiare dei fondi della 219/81 che erano bloccati perché una graduatoria non si riusciva ad approntare? Oppure alla trasparenza negli atti e nelle procedure che ha garantito anche a numerosi congiunti dei rappresentanti della minoranza consiliare di essere assunti presso il Comune di Quindici? Gli devo fare nomi, ma lui li conosce bene». Giuseppe Rubinaccio, coordinatore provinciale del Mir non usa certamente mezze misure nei confronti del capogruppo di minoranza Paolino Bonavita, che ha parlato di «malapolitica». «Quanto avvenuto a Quindici - aggiunge Rubinaccio - non ha nulla di politica, perché è un gesto ambiguo ed estremo, che a 60 giorni dal voto ha solo confuso e disorientato i cittadini. Visto che Bonavita ha sentito il dovere di dare spiegazioni alla comunità, allora perché non ha ancora spiegato come mai nell'ottobre del 1995 alla fine non fu più candidato alle amministrative, lasciando tutti orfani? Perché non spiega cosa ha realizzato quando è stato difensore civico del Comune di Quindici ed in particolare quando è stato consigliere provinciale dell'UdeuR? La mia non è certo una difesa di ufficio. Liberato Santaniello non ne ha bisogno, la sua è una storia di onestà e di trasparenza. Il sindaco di Quindici ha avuto il coraggio di risolvere tante problematiche. A partire. Il capogruppo di minoranza - conclude Rubinaccio - ha fatto come Schettino, ha buttato la nave sullo scoglio e poi l'ha abbandonata sulla scialuppa». Per Rubinaccio quella delle amministrative sarà una vera sfida tra «la luce, quella portata da nove anni di buongoverno e le tenebre». Per questo l'esponente del Mir annuncia «sarò in campo alle amministrative e presto avrò altre cose da dire in una conferenza stampa».