Franza: "Abbandoniamo le diffidenze e guardiamo con fiducia al futuro"

L'augurio di Pasqua alla sua città da parte del sindaco arianese

franza abbandoniamo le diffidenze e guardiamo con fiducia al futuro

L'intervento

Ariano Irpino.  

 

 

Enrico Franza sindaco di Ariano Irpino

Con la primavera, l'aria si fa più mite e più serena. Vi chiedo scusa se per un attimo ho smesso di confidarmi con voi. Spesso l'ordinaria amministrazione è fatta anche di piccole difficoltà quotidiane. Ti travolge fino a farti credere di non essere mai abbastanza, di non essere all'altezza e di certo non per tutti. E così lavori in silenzio, cercando di portare a casa qualche buon risultato per la tua città. Però vi confesso che se guardo indietro, mi rendo conto che tanto è stato fatto e tanto ancora attende di essere realizzato e che forse il silenzio non restituisce fedelmente la misura dell'operato di un'amministrazione. E così forse è tempo di riannodare quel filo sospeso che ci teneva legati, collegati e vi teneva costantemente aggiornati.

Ed è da qui, vi anticipo che nasce l'idea di un nuovo modo di comunicare, di aggiornarvi, su quanto abbiamo fatto e su quanto abbiamo ancora in cantiere che vuole essere non soltanto lo spazio di aggiornamento ma anche di condivisione, di momenti, frammenti della nostra vita quotidiana, delle nostre giornate di lavoro nei corridoi e stanze, di questa casa comunale che è di tutti.

Ma per condividere questa nostra esperienza vi prego di considerarmi anche solo per un attimo  non come il vostro primo cittadino, ma come un arianese che parla ad un altro arianese della nostra città, della città di Ariano e vi chiede di compiere un atto di fiducia, di abbandonare una volta per tutte  le diffidenze, talvolta anche quelle tifoserie da stadio che di certo non giovano a nessuno, non giovano alla nostra città, alla città di Ariano che se di partite deve giocarsi, non è quella di puntare il dito, di chi giudica senza conoscere, ma di chi prova a mettersi in gioco, di chi prova a dare il proprio contributo, di chi prova a rimboccarsi le maniche per una causa comune.

Io vi confesso, provo a farlo tutti i giorni, non senza poche difficoltà con l'esempio di tanti tra coloro che mi hanno preceduto e con l'esempio di chi, e questo è un ricordo dovuto, di una persona cara di famiglia che ci ha lasciati prematuramente poco tempo fa.

E che con il suo proverbiale scrollar di spalle di certo non intendeva esprimere insofferenza o coindifferenza. Ci invitava a lasciar correre davanti alle tante meschinità e metterci alla prova. Il suo è stato un esempio importante per me, perchè mi ha insegnato che non tutto si può aggiustare, non tutto può, deve essere come vorresti che fosse. Ma che le cose possono tuttavia cambiare in meglio, se soltanto si ha la forza di accettarle, se soltanto si ha la forza di guardarle da una prospettiva diversa e di trasformarle in una occasione di crescita e di rinascita. E' questo il mio augurio di Pasqua a tutti voi arianesi vicini e lontani.