Il meridione utilizzato come un salvadanaio, non aiutato realmente

Se anche lo Svimez si mette a produrre solo numeri segnando il passo sulle idee, suo vero compito

il meridione utilizzato come un salvadanaio non aiutato realmente

I cattivi insegnamenti di Dorso e dei suoi ripetitori

Avellino.  

di Luigi Mainolfi

Non ne posso più di persone che, con gli scritti o con le parole, cercano di apparire interessati alle sorti del Meridione, per fare carriera politica, giornalistica o professionale. La cattedrale di San Pietro è piccola per contenere tutti i libri e gli articoli aventi ad oggetto il Meridione. Il prodotto di tanto impegno è la disastrosa situazione socio-economica attuale del Sud, che dimostra l’inefficacia degli scritti e delle parole. Da quando ero studente universitario della Facoltà di Economia e Commercio di Napoli,ho cercato di apprendere le problematiche meridionali e di trovare suggerimenti e idee utili ad elaborare proposte provocatrici di sviluppo.

La produzione formativa della SVIMEZ, fondata nel 1946, grazie anche al socialista Morandi, Ministro dell’Industria, ha contribuito alla mia vocazione meridionalista. Purtroppo, la qualità dell’azione della SVIMEZ dei primi decenni è andata scemando, fino a diventare solo fuorviante. I Report degli ultimi anni, al di là dei dati statistici, non contengono proposte utili, ma solo cose ovvie e invocazioni, alla Guido Dorso. Carlo Borromeo, ad esempio, ha detto che “sono necessari progetti che puntano sul coinvolgimento della popolazione”.

La domanda, che scaturisce è: chi deve partorire i progetti e proporli, per coinvolgere le popolazioni?

Il Pnrr sta dimostrando la permanenza nella politica meridionale della non conoscenza della differenza tra progresso e sviluppo. Sistemare scuole, creare asili nido, sistemare palazzi e altri servizi indicano progresso, non sviluppo. Al mio amico Di Nunno, quando era sindaco di Avellino, dissi che, a fianco all’impegno per il Parco, bisognava impegnarsi per evitare che il commercio andasse in crisi e puntare alla valorizzazione delle altre risorse, altrimenti, fra non molto, non ci sarebbero state persone per andare al Parco.

Quando ho letto che, in Campania, ci sono 38 progetti per una somma di 806 milioni, di cui 33 finanziati per 554 milioni e 5 in attesa di essere finanziati, per una somma di 252 milioni, ho cercato i progetti finanziati e da finanziare. E ho letto: Castel Capuano 70 milioni, Palazzo Fondi 24 milioni, Caserma Cavalieri 90 milioni, Villa Favorita 12 milioni, Procura della Repubblica 6,7 milioni. Di questi 806 milioni, quelli utilizzati in edilizia faranno aumentare l’occupazione per il tempo necessario a ultimare i lavori, dopo tornerà disoccupazione e povertà. Intanto, la costruzione della Panda viene trasferita in Serbia e nessuno reagisce.

Purtroppo, la cultura della pietà (Vaticana-Caritas) e quella della Magna Grecia ( Dorso e i suoi ripetitori) ispirano la classe dirigente, che non sa cos’è la POLITICA e chiede solo soldi, senza avere idee. Ignora il potenziale delle risorse del territorio ai fini dello sviluppo e dell’occupazione e le occasioni di sviluppo offerte dal cambiamento della società e dai rapporti internazionali. Spero che quanto scritto, provochi occasioni di confronti e approfondimento.