"Regione attivi un piano straordinario per Solofra"

La proposta di Giuseppe Solimine presidente Confapi Avellino

Solofra.  

Il nuovo corso della Confapi – Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Italiana – di Avellino riparte soprattutto da Solofra. Il nuovo presidente, Giuseppe Solimine, in questi giorni ha posto sotto la sua attenzione il polo conciario, che dovrebbe essere un fiore all’occhiello non solo dell’Irpinia ma di tutta la Campania. Diversi gli incontri di Solimine con esponenti del mondo produttivo solofrano, a testimonianza anche del fatto che la Confapi si schiera, con il massimo impegno, al fianco delle aziende di una realtà così importante. In programma già ci sono diverse iniziative ma, intanto, Solimine è pronto a far sentire la propria voce, e quella della Confapi, nei luoghi istituzionali. “Oggi – afferma Solimine – la vera domanda è: esiste ancora il polo conciario di Solofra? Si può parlare di distretto industriale? Possiamo scaricare sugli imprenditori tutta la responsabilità e gli oneri di una bonifica necessaria e dovuta?Possiamo chiedere agli imprenditori di accollarsi l’onere ma anche la responsabilità di un’autodenuncia che porterebbe immediatamente a rivivere quella drammatica situazione di qualche anno fa quando per fatto dovuto si attivarono le procedure di responsabilità penale su ogni singolo imprenditore poi assolti dal tribunale ma che produsse enormi quantità di contenziosi e di costi legali?Il problema bonifica ambientale deve trovare un giusto equilibrio tra produttività delle imprese e rispetto della legge alla quale nessuno deve sottrarsi ma con equilibrio la bonifica del sottosuolo deve camminare di pari passi con quella in superficie e gli enti istituzionali debbono creare le condizioni affinchè risultato e oneri derivanti debbono essere equamente ripartiti tenendo conto di tanti fattori non ultimi le parti condominiali di proprietà dell’ASI e delle parti in comune tra lotti funzionali con un’attenta osservazione anche a quel tessuto industriale che non esiste più in quanto molte aziende hanno chiuso la propria attività o per fallimento o per crisi di mercato. E’ questo il vero problema che dovremmo porci e che, purtroppo, nessuno ancora fa. Confapi, alla ripesa vera e propria, quindi a settembre, chiederà ufficialmente alla Regione Campania un piano straordinario per Solofra. Va subito convocato un tavolo istituzionale, non possiamo più aspettare. Tra le cose che vogliamo proporre, c’è la istituzione del Centro sperimentale delle pelli a Solofra, Solofra, infatti, per rinascere, deve puntare molto sulla ricerca e, quindi, sulla qualità”.

Redazione