Lioni. Area Pilota, Farina: "De Mita faccia chiarezza"

Da Francesco Todisco l'invito all'Alta Irpinia di evitare chiusure e compressioni del territorio

Il Progetto Pilota al centro del dibattito politico del comprensorio. La giovanile del partito chiede la possibilità di partecipare ai processi decisionali e di indicare percorsi e soluzioni al tavolo degli amministratori.

Lioni.  

“Le scelte non possono farsi al chiuso di una stanza: ai Giovani Democratici dico di sollecitare il dibattito sul Progetto Pilota, chiamando in causa gli amministratori e il presidente De Mita, affinchè faccia chiarezza e sia più trasparente”. Così Stefano Farina sindaco di Teora, intervenuto al dibattito di Lioni promosso dai Giovani Democratici sull’area di sperimentazione del Progetto Pilota. A condurre le fila del dibattito, Claudio Mazzone, esponente del circolo Dem di Senerchia, che ha incalzato i presenti sulla necessità di condivisione della piattaforma programmatica in costruzione.

In sala, oltre al sindaco Farina, anche la consigliera regionale Rosetta D’Amelio, il dirigente provinciale del Pd Francesco Todisco, il professor Paolo Ricci, ordinario dell’Università del Sannio, il sindaco di Sant’Angelo Rosanna Repole, l’ex assessore del comune di Calitri Giuseppe Di Guglielmo, ed esponenti della giovanile regionale del partito.

Tre i temi cardine affrontati nel dibattito, mobilità, sanità e scuola, intorno a cui ruota la riqualificazione dei servizi al cittadino in un’ottica di efficientamento del servizio e risparmio della spesa. L’ampliamento del raggio d’azione della progettazione, che da sedici comuni è arrivato a venticinque, è stato un elemento disgregante sottolineato negli interventi come a rimarcare la difficoltà di raccordo di un canovaccio troppo esteso. Non solo. Prima di avviare la progettazione, dovrà essere necessaria un’analisi e un approfondimento della realtà, per evitare di pianificare interventi distanti e inopportuni.

Tutti e tre i settori chiave individuati dal Comitato Strategico nazionale vanno riformati. Interventi di riqualificazione sono necessari per la sanità, quanto per la formazione e per i trasporti. “Ci vuole un lavoro importante di coesione, sapendo che questo deve essere un lavoro di metodo e di strategia, non di mero impiego di risorse” ha sottolineato il sindaco Repole. Illuminante, l’intervento del professor Ricci, che ha posto una serie di interrogativi ai protagonisti, per offrire un ulteriore impulso di confronto.

Propone di alzare l’asticella della progettazione, il dirigente provinciale Todisco, già intervenuto sul tema: “Se confiniamo il progetto all’Alta Irpinia senza estenderlo all’intera provincia e senza l’ambizione di esportarlo a tutta la Regione non andremo da nessuna parte. Se si mette in atto un meccanismo di partecipazione, anche dell’economia e delle associazioni, si crea sia un meccanismo di controllo che un pressing nei confronti della politica a migliorare. Una delle più importanti realtà produttive della zona non è stata coinvolta nella fase di ascolto, e questo è inaccettabile” conclude.

 

Elisa Forte