Area Pilota, De Mita boccia il documento della Regione

La sintesi dell'ascolto promosso dai tecnici regionali con gli esperti ha disatteso le aspettative

Calitri.  

“I giudizi espressi nel documento non riguardano il lavoro da fare: bisogna lavorare per correggere la parte propositiva, e argomentare sui servizi e sulle attività economiche principali”. Un perentorio Ciriaco De Mita boccia il documento redatto dalla cabina di regia regionale per le Aree interne predisposta dalla Regione Campania, Formez Pa, e progetto “Linea 6-rafforzamento dei Sts”. Questa mattina a Calitri, presso la sede della Comunità Montana “Alta Irpinia” l’assemblea dei sindaci del Progetto Pilota ha incontrato i tecnici regionali, che hanno sottoposto una scheda di sintesi dell’ascolto di circa 100 innovatori/ testimoni locali segnalati dai sindaci dell’area.  

All’unanimità, i sindaci hanno chiesto di annullare l’analisi presentata e rimodulare li parti che interessano la progettazione, per dare avvio alla costruzione della piattaforma e aderire al cronoprogramma imposto dalla Strategia Nazionale di Fabrizio Barca. Ad oggi intanto, l’assemblea dei sindaci è chiamata a deliberare l’approvazione del documento licenziato dalla Regione, per poter poi accedere al Focus nazionale del 15 maggio prossimo, dove saranno istituiti dei gruppi di lavoro tematici per redigere un piano di sviluppo. Ad affiancare gli amministratori, ci saranno anche i portatori di interesse e gli imprenditori della partita, che avranno l’opportunità di interfacciarsi con i tecnici nazionali esperti in progettazione e sviluppo.

“Bisogna riscrivere il documento in maniera ordinata per formulare una giusta ipotesi di proposta. Togliamo queste righe: con Liotto e Prosperini ho concordato cose diverse” continua il presidente dell’assemblea. “Da queste pagine traspare che siamo senza cultura e che gli amministratori sono inadeguati. La dialettica sviluppata fra amministratori ed esperti può correggere il rischio di individuare soluzioni, ma noi abbiamo bisogno di partire prima dall’individuare i problemi”. La cabina di ascolto regionale intanto, ha evidenziato dal suo canto che la “carne viva dell’economia di questa realtà” è emersa nelle interviste fatte dai funzionari.

La fase cosiddetta “inconcludente” dovrà essere lasciata alle spalle, per dare inizio all’elaborazione di una mappa concettuale in grado di traguardare l’Alta Irpinia nel prossimo ventennio (almeno). Stando agli interventi sostenuti dai sindaci, la mobilità resta il tema centrale affrontato dal tavolo, o almeno quello su cui converge l’attenzione degli amministratori.

“La lettura di Prosperini contiene un velato ricatto: o si approva questo documento oppure avrete dimostrato di non essere all’altezza” puntualizza Rodolfo Salzarulo, sindaco di Lioni, contrastato dai tecnici regionali, che smentiscono e puntualizzano sul carattere meramente tecnico di una delibera del Cipe. “Esprimere giudizi politici è un vuoto esercizio: la domanda da porci è su come facciamo a recuperare le aree industriali, quali sono i servizi di base per consentire all’economia di decollare. Noi siamo in grado di elaborare una proposta e sventare il velato ricatto di sottrarci il progetto: non consentiamo che a settembre qualcuno possa dire che non siamo stati capaci” conclude.

Elisa Forte