Ncd, Alfano: la Caserma Berardi sarà potenziata

Il sottosegretario a Difesa e Infrastrutture chiude la campagna elettorale con una buona notizia

All'Hotel Belsito gli ultimi appelli al voto dei candidati Cusano, Spiezia, Aldorasi e Foglia. Il presidente uscente del consiglio regionale: De Luca è un fantasma. La preside: mi candido per la buona politica fatta di idee, azioni e rendicontazione.

Avellino.  

L’Ncd chiude la sua campagna elettorale per le elezioni regionali con il sottosegretario alla Difesa e alle Infrastrutture Gioacchino Alfano. Saltato l’arrivo dell’ex ministro Maurizio Lupi, all’Hotel Belsito di Manocalzati riflettori puntati sui candidati irpini Generoso Cusano, Monica Spiezia, Angiolina Aldorasi e il presidente uscente del consiglio regionale Pietro Foglia che ha sottolineato l’importanza della rappresentanza del territorio al parlamentino del Centro direzionale: «Molti - ha detto riferendosi a Giuseppe De Mita - approdano in Regione anche senza essere stati eletti ma nessuno se ne accorge quando arrivano né quando vanno via… Io da quando sono entrato in consiglio regionale non ho mai interrotto i contatti con l’Irpinia. Il mandato elettorale è una promessa, un impegno. Non si può fare politica solo ogni 5 anni per la campagna elettorale».

E poi sul “duello” Caldoro - De Luca ha dichiarato: «Da una parte c’è il governatore uscente che ha avviato un’azione di risanamento della Regione Campania e ha speso il 65% dei fondi europei in tre anni. Mentre chi lo ha preceduto, visto che si tratta delle risorse per il periodo 2007-2013, nello stesso lasso di tempo ne ha spesi il 3,5%… Dall’altra c’è De Luca, un fantasma che se eletto dovrà affidare il governo della Regione, ma non credo ne avrà il tempo, ad un vice presidente per almeno due anni».

Prima della chiusura di Foglia, il breve intervento di Alfano, testimonial della campagna elettorale dell’Ncd irpino: «Ad Avellino si è scatenata una battaglia contro il presidente del consiglio regionale. Al posto di difenderlo a tutti i costi sembra che gli irpini abbiano fatto di tutto per far passare il messaggio che si autodistruggono da soli. Io sto con Foglia e con l’Ncd. Non lasciamo che altrove si creda che De Luca, un candidato ineleggibile, possa essere il migliore della Campania».

Parlando di tematiche non direttamente collegate con la campagna elettorale ma al suo impegno istituzionale sul territorio irpino, poi, Alfano ai microni di Ottochannel ha detto: «Sto effettuando un attento monitoraggio dei siti militari dismessi che dovranno essere riconvertiti sulla base dei progetti dei Comuni. Il loro futuro non dipenderà dalla Regione mentre le strutture che rimarranno in funzione, come la Caserma Berardi, saranno potenziate».

Cusano ha spiegato i motivi del suo impegno e affermato che la campagna elettorale finirà domenica alle 23: «Non si può fare finta di niente rispetto ai danni creati dalla Sinistra in Alta Irpinia. Così come non possiamo lasciare a loro l’amministrazione della Regione, dobbiamo dare una speranza ai cittadini».

Spiezia, invece, ha parlato di una campagna elettorale fatta tra la gente, verificando la loro disistima per la politica per molti diventata sinonimo solo di malaffare: «Adesso il centrosinistra critica le scelte sulla Sanità ma non dice che l’ha portata sul lastrico. Non corriamo il rischio di lasciare il governo a chi in passato ha fatto sfaceli. Il nostro obiettivo deve essere la difesa dell’Irpinia».

Chiaro e diretto l’intervento della preside Aldorasi: «Mi candido per una buona politica fatta di impegno e rendicontazione finale. Ma anche per elevarne culturalmente i toni, cercando di produrre buone idee e buone azioni. Noi dell’Ncd non scappiamo via. Le opportunità di far crescere l’Irpinia ci sono tutte, basta lavorare allo sviluppo del Turismo e dell’Agroalimentare. Dobbiamo creare delle chance di occupazione per i nostri giovani. L’unica preoccupazione è l’astensionismo. Ecco perché dobbiamo andare tutti a votare - è questo l’appello finale della dirigente scolastica - non lasciando spazio a chi di certo non farà buon uso di questo diritto».

Alessandro Calabrese