Comunità Montana, la furia di Tangredi: "Solo malapolitica"

Il durissimo affondo del sindaco di Cervinara. "Biancardi non è stato di parola"

Cervinara.  

“Ancora una volta, nonostante Cervinara sia uno dei centri maggiori – e comunque quello dalla superficie demaniale superiore a tutti – viene fatto fuori”.

Il sindaco di Cervinara Filuccio Tangredi è su tutte le furie. I nuovi assetti della Comunità Montana Partenio-Vallo di Lauro hanno, di fatto, escluso il suo comune. Tanto che il delegato Lello Todino ha disertato le operazioni di voto. A Ottopagine la fascia tricolore è tranchant nei giudizi.

“L'esito politico della nuova giunta è il segnale evidente del decadimento politico cui ci siamo ridotti. Con il presidente Biancardi c'era un accordo siglato con una stretta di mano che prevedeva un assessore di Cervinara. Pensavo bastasse, invece non è andata così. Un'azione politicamente meschina e immorale. Oltretutto, dopo le nomine si è andati in consiglio generale senza capigruppo e senza gruppi costituiti. Praticamente, un'organizzazione da cantina sociale...”, l'affondo di Tangredi.

Il primo cittadino si dice letteralmente furioso: “Dove sono finiti i valori della politica? Il problema non è solo la mancanza di un ruolo per Cervinara, ma il fatto che gli accordi vengano disattesi in maniera così clamorosa. Oltretutto – aggiunge la fascia tricolore – Biancardi aveva preso anche un impegno con la segreteria provinciale Udc. Perché non lo ha rispettato?”.

Domande alle quali bisognerà dare risposta. Anche e soprattutto i partiti “che devono mobilitarsi affinché non prevalgano questi atteggiamenti. Personalmente – aggiunge – ricorderò a Biancardi in tutte le sedi quello che ha fatto. Che non lo rende adatto a guidare la Comunità Montana”.

Oltretutto, Tangredi denuncia anche “la totale assenza di squadre dell'Ente nel nostro territorio. Un fatto del quale informeremo anche la Procura della Repubblica”, è il monito del sindaco cervinarese.

Insomma, una guerra totale e senza esclusione di colpi. E che riguarda anche il “trasferimento progressivo di personale, uffici e arredi ad Avella e nessuno dice niente. Ora basta, chiediamo rispetto”.

Tangredi ci va giù duro, insomma. “Quello che è avvenuto alla Comunità Montana – conclude – è da manuale della malapolitica. Cercheremo di convocare al più presto il consiglio generale, perché la cosa non può passare inosservata”.