"Garanzia giovani, possibili irregolarità in Campania"

Interrogazione del M5S al Ministro del lavoro. Nel mirino i tirocini Alto Calore

Avellino.  

"Garanzia giovani, possibili irregolarità in Campania". E' quanto sostiene il Movimento cinque stelle che hanno depositato al Senato della Repubblica una interrogazione parlamentare diretta al Ministero del lavoro e delle politiche sociali relativamente ad alcune presunte anomalie riscontrate nell’attuazione del programma Garanzia giovani in Campania. Il progetto “garanzia giovani” nasce al fine specifico di garantire ai giovani che non sono impegnati in un'attività lavorativa un’offerta qualitativamente valida di lavoro, una proposta di proseguimento degli studi, un contratto di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione. In particolare nell’ambito del Piano di Attuazione Regione Campania, si evince che la Misura 4.10 è destinata al Tirocinio extracurricolare, con l'obiettivo per i tirocini regionali di agevolare le scelte professionali e l'occupabilità dei giovani nel percorso di transizione tra scuola e lavoro mediante una formazione a diretto contatto con il mondo del lavoro e favorire l’inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro di giovani disoccupati e/o inoccupati. Secondo i senatori del M5S firmatari dell'interrogazione, tale finalità non risulterebbe realizzata anzi andrebbe ad essere contraddetta nella misura in cui si decida di attivare dei tirocini all’interno di soggetti pubblici, laddove non vi è alcuna possibilità concreta di inserimento lavorativo se non tramite concorso pubblico. Il problema si porrebbe in particolare con riferimento a quelle Regioni che hanno già avviato tirocini nell’ambito di soggetti pubblici prima della nota del 3 aprile. << Crediamo fermamente che ogni strumento volto a valorizzare i giovani ed a promuovere l'inserimento o il reinserimento lavorativo debba essere ottimizzato al massimo >> dichiara la senatrice Vilma Moronese, portavoce del M5S al Senato, che poi aggiunge << Nel caso specifico dei tirocini ammessi per la Società Alto Calore, società a totale partecipazione pubblica, riteniamo sussista una contraddizione proprio con il fine stesso del progetto. Inoltre abbiamo appreso da notizie di stampa, che i nominativi dei “tirocinanti” alcuni dei quali legati da vincoli di parentela con amministratori della società, siano stati resi noti molto prima rispetto alla formale delibera. Per questi motivi abbiamo deciso di interrogare il Ministero per capire tra l’altro quale sia la sua posizione in merito e la disciplina applicabile anche in casi analoghi. >>

Redazione