Nuova giunta, prova consiglio. Foti ha i numeri, ma risicati

Domani è il giorno del debutto per il governo Foti, fresco di ritocchi

Dubbi e malumori serpeggiano. Dissidenti pronti a non fare sconti e ora si attende il documento programmatico stilato proprio per avviare una nuova fase

Avellino.  

di Siep

Mini rimpasto, sesta giunta pronta. Domani è il giorno del debutto per il governo Foti, fresco di ritocchi interni e dopo una verifica in seno alla maggioranza, per la riunione dell’assise. Ma le fila della maggioranza continuano ad essere sabbie mobili per il primo cittadino. Dubbi e malumori serpeggiano. Dissidenti pronti a non fare sconti e ora si attende il documento programmatico stilato proprio per avviare una nuova fase. Si sono sprecati nei giorni scorsi gli appelli di Paolo Foti a creare un dialogo oltre gli schieramenti per il bene della città. Levata di scudi dai banchi del consiglio con in testa il gruppo «Davvero Democratici» di Gianluca Festa e le diverse anime della minoranza. 

Il documento elaborato dal capogruppo del Pd, Geppino Giacobbe, intanto, dovrà essere condiviso con gli alleati e sottoscritto da tutti i consiglieri di maggioranza. Il programma detterà le azioni di governo. Almeno quelle immediate da attuare per fornire soluzioni ai problemi amministrativi più importanti. Cantieri, ex Isochimica da bonificare e Cinema Eliseo da affidare fino ad arrivare alla sfida cruciale: quella dell’aggiornamento del Piano Urbanistico della città, saranno i punti focali di indirizzo.

Ma l’operazione di riassetto dell’esecutivo ha creato nuove fibrillazioni. Non convince la scelta e la gestione dei nuovi incarichi ed ingressi dai banchi di piazza del parlamentino.

Adriana Percoco e Salvatore Cucciniello, capogruppo di «Democratici per il cambiamento» non ci saranno in aula e andando alla conta, almeno per ora, i numeri per andare avanti sono risicati: 17 voti, compreso quello del sindaco. Insomma Foti non riesce ad andare oltre la soglia di consenso comunque sfiorando il minimo dei voti necessari. Gli ultimi giorni sono stati quelli del recupero del favore e appoggio pieno dei consiglieri in ragione di una ricompattazione più che necessaria per garantire il bene della città.