Assaltati e insultati: la serata al Menti dei tifosi irpini

Prima l'assalto ad un pullmino, poi i cori discriminatori: poca civiltà a Vicenza

Avellino.  

di Carmine Roca

A cosa serve mettere a disposizione un servizio di navetta gratuito che mi permetta di raggiungere lo stadio Menti, se poi devo essere "assaltato" da una cinquantina di supporters vicentini? Se lo saranno chiesto i tifosi dell'Avellino presenti nella navetta che è stata attaccata da alcuni esagitati prima dell'inizio del match.

La notizia è circolata in concomitanza col fischio di inizio del signor Pinzani, perché fino a quel momento tutto sembrava essere filato liscio. Solo tanta paura per i tifosi irpini e qualche ammaccatura alla navetta. Poi, per fortuna, i protagonisti sfortunati della vicenda hanno potuto raggiungere gli spalti del settore ospiti dello stadio Romeo Menti per assistere all'incontro tra il Vicenza e l'Avellino.

Da segnalare che lo zoccolo duro della tifoseria avellinese è entrato una decina di minuti dopo l'inizio del match. Niente a che vedere con l'accoglienza preparata e riservata a Catania, ma a Vicenza non è stata comunque una serata da ricordare per gli aficionados biancoverdi. Nel corso dei primi minuti di gioco, infatti, dalla Curva Sud piena zeppa di tifosi biancorossi, si è levato un coro stupido, di discriminazione territoriale, vecchio come il mondo. Un "Benvenuti in Italia" che ha ricordato a tutti che la mamma degli imbecilli è sempre incinta.