Ascoli - Avellino: probabili formazioni e presentazione gara

Alle 15 la gara valevole per la 38esima giornata di Serie B: le scelte di Aglietti e Novellino

di Marco Festa - Inviato ad Ascoli Piceno

Cinque giornate al termine del campionato. Due soli giorni di riposo ed è già tempo di tornare in campo. Questo pomeriggio (ore 15), al “Del Duca” di Ascoli Piceno, l’Avellino va a caccia dell’ipoteca sulla permanenza in Serie B dopo il pari casalingo con il Cesena (1-1) valso il quinto risultato utile consecutivo (11 punti). Un ruolino di marcia, quello fatto registrare dopo la sonora battuta d’arresto di Terni, che ha garantito di avvicinare sensibilmente l’obiettivo stagionale: quella salvezza che solo un girone fa, esattamente quando Novellino debuttò sulla panchina dei lupi subentrando a Toscano, sembrava una “mission”, se non “impossibile”, quasi.

All’andata i marchigiani s’imposero in rimonta replicando all’illusorio vantaggio irpino, firmato da Verde con una pennellata su calcio di punizione, con le reti di Gatto e Cacia: quest’ultimo, da sempre “bestia nera” dei biancoverdi, nella circostanza vestì i panni del “giustiziere” con un contestatissimo calcio di rigore, concesso dall’arbitro dall’arbitro Aureliano per un tocco di braccio sulla linea di porta (poi rivelatosi di spalla) di Perrotta (espulso). Fu l’inizio non esaltante di un cammino che si è poi rivelato a tratti trionfale, nel girone di ritorno: solo Spal e Trapani meglio di D’Angelo e compagni. Guai, però, a staccare il piede dall’acceleratore prima del dovuto perché la vittoria di ieri sera del Vicenza, al “Menti”, sul Novara (3-1) ha avvicinato la zona playout da 6 a 4 punti (anche se gli scontri diretti con i biancorossi sono a favore dell’Avellino, ndr). E allora la strada per chiudere i conti è unica: il passato è passato; il futuro in Cadetteria, con sudore e sacrificio, è diventato prossimo a diventare presente, ma va conquistato con una prestazione solida. Per evitarsi patemi d’animo finali.

Si va. Il punto di contatto rispetto all’Avellino che fu ed è diventato potrebbe essere rappresentato proprio da Verde, potenzialmente rilanciato alle spalle dell’unica punta Eusepi (al rientro da un turno di squalifica) e pronto a rilevare Ardemagni (rosso con i romagnoli, appiedato per una giornata). Il ballottaggio con Castaldo sarà però equilibratissimo fino alla fine e il “dieci”, sostituito con lo stesso Cesena proprio per preservarne le energie, potrebbe spuntarla. A centrocampo Lasik, uscito malconcio dal match di sabato scorso, potrebbe rifiatare al pari di Omeonga cedendo il posto sull’out mancino a D’Angelo, da par suo pronto a tornare a fungere da mezzala aggiunta per effetto del rientro di Moretti al fianco di Paghera, lì in mezzo. E poi? L’inamovibile Laverone largo a destra, ovviamente. La difesa, davanti a Radunovic, chiamato a riscattarsi dopo la papera sul tiro di Laribi, dovrebbe essere infine confermata in blocco a meno che Jidayi, sceso in campo nonostante la botta al collo del piede destro subita a Pisa, non venga risparmiato: in tal caso dentro Solerio sulla fascia mancina con Perrotta dirottato al centro. Djimsiti e Gonzalez completeranno il pacchetto arretrato.

Dall’altra parte del campo, l’immenso talento di Orsolini da limitare ed altri due giovani di grandi prospettiva, Cassata e Favilli, da tenere sotto stretta sorveglianza al pari di Cacia. Sempre lui, ancora lui. Il feeling con i supporters locali si sarebbe incrinato, ma Aglietti dovrebbe puntare sulla sua esperienza per sganciarsi proprio da Trapani e Vicenza, che hanno risucchiato in maniera a tratti impronosticabile una formazione, quella ascolana, che fino a poche giornate fa veleggiava in zona tranquillità. Una evoluzione di classifica, quella vissuta dai dirimpettai, che lo stesso Avellino ha il dovere di tenere bene a mente. Metafora ciclistica: vietato staccare le braccia dal manubrio e portarle al cielo, per festeggiare, prima di aver concluso la corsa. Ruzzolare giù dalla proverbiale montagna, cara a Novellino, proprio nel momento di piantare la bandierina sarebbe un delitto imperdonabile.

Ascoli – Avellino: le probabili formazioni.

Stadio “Cino e Lillo Del Duca” (ore 15)

Ascoli (4-4-2): Lanni; Almici, Augustyn, Mengoni, Mignanelli; Orsolini, Carpani, Addae, Cassata; Cacia, Favilli. A disp.: Ragni, Bentivegna, Perez, Giorgi, Gigliotti, Lazzari, Gatto, Mogos, Slivka. All.: Aglietti.

Squalificati: nessuno.

Indisponibili: Felicioli.

Ballottaggi: Augustyn – Gigliotti: 60% - 40%; Addae – Giorgi: 51% - 49%.

Avellino (4-4-1-1): Radunovic; Gonzalez, Jidayi, Djimsiti, Perrotta; Laverone, Moretti, Paghera, D’Angelo; Castaldo; Eusepi. A disp.: Lezzerini, Verde, Belloni, Lasik, Soumarè, Omeonga, Solerio, Bidaoui, Camarà. All.: Novellino.

Squalificati: Ardemagni.

Indisponibili: Asmah, Gavazzi, Migliorini.

Ballottaggi: Castaldo – Verde: 51% - 49%; Paghera – Omeonga: 60% - 40%; Jidayi – Solerio: 65% - 35% (se gioca Solerio, Perrotta difensore centrale).

Arbitro: Riccardo Ros della sezione di Pordenone. Assistenti: Antonio Santoro della sezione di Catania e Alfonso D’Apice della sezione di Parma. Quarto uomo: Riccardo Panarese della sezione di Lecce.