di Marco Festa
Senza sosta, senza respiro. L'Avellino non ha nemmeno il tempo di analizzare la prestazione abulica offerta ieri al “Del Duca”, contro l'Ascoli, inesorabilmente culminata nella sconfitta per 2-0 sancita dalle reti di Cacia – ancora lui – e Orsolini. Sì, perché è già clima derby; è già conto alla rovescia per Benevento – Avellino. La battuta d’arresto (2-1) del Trapani, a Carpi, ha permesso di tirare un grande sospiro di sollievo garantendo a D’Angelo e compagni di conservare un margine di 4 punti di vantaggio sulla zona playout, ma a quattro giornate dalla fine del campionato, con le trasferte al “Vigorito” e allo stadio “Arechi”, contro la Salernitana, ancora da giocare, oltre ai match casalinghi contro Bari e Latina, non agevoli e dal coefficiente di difficoltà da non sottovaluare, la salvezza è ancora tutta da guadagnare. Concentrazione è allora la parola d’ordine. Per trovarla si andrà in ritiro a partire da domani sera. Nel pomeriggio - allenamento a porte chiuse alle 15, al "Partenio-Lombardi" - verrà ufficialmente sciolta la riserva sulla sede. Subito dopo il match nelle Marche era stato infatti praticamente definito il trasferimento a Sturno: scelta non punitiva ma per prendere confidenza con l'erba naturale, a cui la squadra non è più abiutata, e che sarà la superficie di gioco anche della prossima gara. Nella notte sarebbe però arrivato un dietro-front da parte di Novellino, che avrebbe ritenuto infine più opportuno non stravolgere le abitudini quotidiane del gruppo e di allontanarlo dalla città. Una rivalutazione che sarebbe maturata col passare delle ore anche se, ai microfoni di Otto Channel, il mister aveva confermato l'iniziale orientamento a non allenarsi sul sintetico. Intanto è stata polverizzata in un amen - e non senza polemiche per chi è rimasto a mani vuote - la scorta di mille tagliandi a disposizione dei tifosi irpini. Nessuno vuole perdersi il primo testa a testa della storia, in Serie B, in casa dei sanniti. Un match sconsigliato ai deboli di cuore.