Avellino, Novellino e poi il mercato: primi rumors da Salerno

Fine settimana di riposo dopo la salvezza, ma sotto traccia si lavora già alla stagione 2017/2018

Avellino.  

 

di Marco Festa

«Ho in programma un appuntamento con Walter e Massimiliano Taccone, ma prima di pensare al futuro dobbiamo pensare al presente e soprattutto al passato, capire gli errori commessi e non ripeterli. Capire bene quello che si deve e si può fare.» A indicare il punto di inizio della stagione 2017/2018, la quinta di fila nel campionato di Serie B per l'Avellino, direttamente dal santuario Montevergine dove ieri la squadra biancoverde si è recata per rendere omaggio a Mamma Schiavona dopo aver conquistato la salvezza battendo il Latina, è stato il direttore sportivo Enzo De Vito. Definire il futuro della guida tecnica è la priorità per poi dare il via alle operazioni di mercato anche se, sotto traccia, sono già stati ovviamente avviati i primi contatti, con Ronaldo e Donnarumma della Salernitana che sono subito tornati d'attualità in seguito a precedenti corteggiamenti. Ma la squadra andrà costruita in piena sinergia con l'allenatore e allora un passo per volta con la consapevolezza di quale sia il vero nodo da districare per andare avanti con il mister di Montemarano, che ha condotto i lupi ad una permamenza in categoria a tratti insperata: Novellino vuole garanzie tecniche e, soprattutto, una rosa costruita in aderenza con la propria filosofia di gioco; in primis, terzini di ruolo e più elementi di esperienza per alzare gradualmene l'asticella e, soprattutto, evitare di rovinare quanto di buono fatto in questa annata agonistica con un'altro torneo in sofferenza, sull'orlo del baratro dove non si vuole correre, di certo, il rischio di scivolare dopo averla scampata bella. Se la società sarà in grado di assecondare le sue richieste allora avanti con un progetto biennale, altrimenti la stretta di mano arriverà, ma per un saluto cordiale. Una delle certezze già acquisite è invece Marco Migliorini, bersagliato da una miriade di infortuni, che ha lottato per tornare protagonista e dal quale si ripartirà per formare la nuova difesa: «Sono contento di me stesso, di quello che ho fatto, delle motivazioni che ho sempre avuto. Faccio un applauso pure a me stesso, non tanto per le prestazioni ma per come ho affrontato questi problemi.» ha spiegato a margine del pellegrinaggio sopra citato.