Moretti a tutto campo: Ardemagni, Novellino e le aspettative

Il centrocampista è stato il protagonista della conferenza stampa post Avellino - Monticelli

 

di Marco Festa - Inviato a Cascia (PG)

Il destino dei più bravi è per certi versi crudele: oneri e onori. E così, quando un calciatore sa fare la differenza, ha solo da mettersi in pace. Tutti pretenderanno da lui sempre il massimo; faranno fatica ad accettare prestazioni al di sotto del potenziale. Nel caso specifico, un film si chiamerebbe ‘Lo strano caso di Federico Moretti’: tra i migliori in organico ed inevitabilmente sotto pressione nel momento in cui il suo rendimento, dopo la partenza bruciante al momento del suo arrivo dal Latina all’Avellino, lo scorso gennaio, è calato per una molteplicità di fattori. Il centrocampista genovese è stato protagonista nella conferenza stampa successiva all’amichevole contro il Monticelli (2-0) da cui è partito per dare il via alla sua serie di riflessioni: “I carichi di lavoro si stanno facendo sentire e c’è da tenere in considerazione pure il valore, superiore rispetto alle precedenti uscite, degli avversari con cui ci siamo confrontati quest’oggi. Penso in ogni caso che la prova sia stata buona, e soprattutto va sottolineato che stiamo continuando a rodare i meccanismi. In ritiro ci sono giorni in cui le cose riescono bene perché le gambe girano a dovere, ed altri dove le cose vanno al contrario.”

Così sugli obiettivi stagionali del lupo e sul rapporto tra ‘odio’ e ‘amore’ con Novellino: “Credo sia inutile sbilanciarsi riguardo agli obiettivi perché la Serie B insegna che nulla è scontato. Di sicuro nella prossima stagione il livello sarà più alto. Il mio rapporto con Novellino? Pretende tanto da me e di questo sono contento. Il mio auspicio è di regalare soddisfazioni e di contribuire a far bene, e sono fiducioso anche perché stavolta ho cominciato la stagione dal ritiro e mi sto allenando bene. Punta ad evitare di subire il calo, fisiologico, sofferto nella seconda metà della scorsa stagione. Il potenziale dell’organico? Quest’anno l’Avellino ha una rosa più folta, con bravi giocatori e uomini veri”.

Chiusura sul 4-1-4-1 nell’ottica del quale potrebbe innescarsi un dualismo con Di Tacchio e sul rapporto di solida amicizia con Matteo Ardemagni: “Francesco (Di Tacchio, ndr) è bravo, ha rinforzato il centrocampo e in assoluto la concorrenza fa sempre bene. Possiamo anche giocare insieme. Anche perché io stesso ho già ricoperto più ruoli della mediana. Ardemagni? Per me un punto di riferimento insostituibile. Sono stato davvero felice di averlo ritrovato dopo la parentesi a Modena.”

Di seguito il video integrale della conferenza stampa di Federico Moretti (tratto da OttoChannel.tv)