Atto vandalico allo stadio Ossola: il comunicato del Varese

Il comunicato diramato dalla società biancorossa

Avellino.  

Ecco il comunicato diramata dall'AS Varese 1910 sull'atto vandalico allo Stadio Ossola che ha determinato il rinvio a domenica della sfida tra i biancorossi e l'Avellino:

"Colpiti al cuore. Devastati. Mani ed anime sporche hanno profanato il nostro stadio. Hanno arato l’essenza della nostra passione. Hanno ucciso un sogno. Lupi mannari gocciolanti fiele. Senza pietà. Creature della notte, compagni del buio, senza rispetto per il Peo ed il piccolo Martino, i nostri angeli custodi, hanno approfittato dell’oscurità per demolire il terreno di gioco, imbrattare la pista, distruggere le porte e le panchine. Non è un semplice atto vandalico. C’è di più. E’ uno sfregio, un invito arrogante, una minaccia. Un pugno in faccia a coloro che, giorno dopo giorno, notti insonni, energia e dedizione, stanno lavorando per garantire un futuro a ciò che noi amiamo di più. Non è solo una squadra di Calcio, una fotografia, una copertina patinata. Si chiama A.S.Varese 1910, colori biancorossi, come l’anima ed il sangue, come la passione e l’orgoglio. Il disegno è chiaro. Spaventare, scoraggiare, deprimere. Per un battito d’ali ci sono riusciti. Franco Ossola in lacrime, sconcerto e sgomento.

Il tempo di un respiro ed il furor ch’entro ci rugge prende il sopravvento. Marchiati  Varese 1910. A fuoco, con fierezza. Il tormento muta in speranza, il supplizio in consolazione. Noi siamo oltre le scritte minacciose, gli insulti, i danni, le rovine. Noi siamo un piccolo popolo che, quotidianamente, vive e lavora in biancorosso. In sede, sui campi, nelle stanze dei bottoni, progettando, analizzando, educando, insegnando. Piccoli parassiti non ci scalfiscono. Siamo forti e temprati dall’affetto dei nostri bambini e ragazzi, dei genitori e degli amici. Gli stessi che ci inviano messaggi di solidarietà, ci invitano a non mollare “…perché il Varese siete voi…”. Siamo granito. Non molleremo mai. Per tutti coloro che ci vogliono bene. Per il lavoro svolto in questi dieci anni. Per l’onda di emozione positiva scaturita da questo sciagurato episodio. Ogni nuvola di pioggia conserva profili d’argento. E di biancorosso.  Si continua a correre, volare, esultare. Capitan Uncino non ce la farà. Mai".

Redazione Sportiva