di Marco Festa
“Quando devi comprare un'Audi lo fai con calma. Può passare del tempo. Ma tu aspetti e prepari l'acquisto…” L’Audi in questione corrisponde a Leonardo Morosini. Walter Alfredo Novellino non si è mai rassegnato all’idea di non poterlo guidare. Pardon, allenare. Dietro al “no”, secco, all’innesto di Stefano Giacomelli dal Vicenza, perché non funzionale al progetto tecnico - come reso pubblico oggi in conferenza stampa - c’è stata però pure un’altra motivazione. Quale? Sempre lui: Leonardo Morosini. Il mister di Montemarano non ha, in fondo, mai mollato la presa per il fantasista del Genoa: né quando la Virtus Entella sembrava esserselo portato a casa; né quando il Carpi, rilanciando al momento dello scambio dei documenti, poco prima della sfida col Matera, aveva sostanzialmente fatto desistere la dirigenza irpina dal proseguire la trattativa. Tanto da piombare, per l’appunto, su Giacomelli.
E invece, stop. Come noto. Per questioni di carattere tecnico-tattico, ma anche per le idee estremamente chiare dello stesso Novellino: risparmiare risorse per investirle nella corsa al giovane promessa ex Brescia. Nervi saldi e idee chiare che potrebbero essere ricordati come cruciali. Sì perché, ora, una volta pareggiata l’offerta, come richiesto da “Monzon”, l’Avellino è tornato decisamente in vantaggio rispetto alla concorrenza. Questione economica, ma anche di pazienza. La stessa che, alla fine, gli permetterà di avere a disposizione Riccardo Marchizza: in arrivo dal Sassuolo. Nel frattempo il Genoa si è infatti preso Omeonga e, proprio per rinsaldare i rapporti, rafforzati dall’operazione che ha condotto in Liguria il centrocampista belga, ha così deciso di rompere definitivamente gli indugi ponendo il suo, di veto. A Morosini: solo l’Avellino come possibile destinazione. E allora, calma e sangue freddo. Novellino docet. E se quella scatenata da Novellino fosse stata la tempesta perfetta? Rimanete con le cinture allacciate.
