di Marco Festa
"La miglior medicina è la vittoria” recita un vecchio adagio calcistico, più che mai calzante per fungere da estrema sintesi del momento dell'Avellino: zoppicante dopo tre cadute consecutive. Domani, alle 20:30, c'è l'opportunità di rialzarsi: al 'Partenio-Lombardi' arriva la Pro Vercelli del salernitano doc Gianluca Grassadonia. Tira di nuovo aria di derby, ma stavolta il finale deve essere diverso per mettersi alle spalle la crisi di risultati nella quale l'Avellino si è infilato dopo l'esaltante 3-2 casalingo contro l'Empoli. A Novellino la patata bollente che corrisponde alla necessità di trovare soluzioni utili a svoltare e ad evitargli di finire definitivamente sulla graticola: dal possibile cambio di modulo, col 3-5-2 opzione tutt'altro che da trascurare, al certo turnover, in concomitanza col secondo appuntamento in nove giorni in calendario.
È ora di tornare a far quadrare il cerchio e distendere gli animi, diventati inevitabilmente esasperati (il presidente Taccone, oggi a Milano per l'assemblea di Lega, non assisterà alla partita, ndr). Scalpitano Pecorini, Marchizza, Moretti, Lasik e pure Asencio.
L'attaccante spagnolo, ieri sera ospite in esclusiva di Otto Channel 696, a 0825, va verso la seconda maglia da titolare consecutiva. Castaldo, colpito dalla perdita del suo amato padre, dovrebbe sedere al massimo panchina. Voglia di rivalsa nelle parole del diciannovenne ariete girato in Irpinia dal Genoa: «Sicuramente è una partita difficile per il momento che stiamo passando, ma al di là di questo dobbiamo scrollarci di dosso queste ultime tre partite. Siamo a quattro punti dal primo posto in classifica: abbiamo un obiettivo e dobbiamo cercare di raggiungerlo.»
