Come in un casinò: Spezia o Perugia? Fate il vostro gioco

L'analisi sulle due squadre più accreditate ad affrontare l'Avellino ai play off

Avellino.  

Proprio come in un casinò. L'Avellino, sabato scorso al triplice fischio del match contro il Trapani, ha lanciato la sua pallina nella roulette in movimento e da allora sta aspettando che questa si fermi. Dovrà attendere trepidante ancora qualche prima di poter sapere il punto preciso in cui la pallina ha terminato la sua corsa. Se sul Perugia o sullo Spezia.

Tutto potrebbe accadere in realtà. Potrebbe anche accadere di affrontare Vicenza o Bologna che, in caso di sconfitta questa sera rischierebbero di scivolare in classifica e perdere il loro status di privilegiati (leggasi terzo e quarto posto). Tutto è ancora possibile con le posizioni all'interno della griglia play off che potrebbero mutare proprio all'ultima giornata. 

Appare però evidente che gli impegni di Vicenza, Bologna e Spezia siano molto poco proibitivi, almeno sulla carta. Frosinone, Lanciano e Bari hanno già chiuso la loro stagione e non hanno più nulla da chiedere al campionato. Probabile dunque la vittoria del Vicenza, così come quelle di Bologna e Spezia che conserverebbero il terzo, quarto e quinto posto. Al sesto resterebbe ancorato il Perugia.

Tutto nelle sue mani - E ora tocca all'Avellino. I lupi in caso di vittoria conserverebbero il settimo posto a prescindere dal risultato di Pescara-Livorno. In teoria basterebbe anche un punto, in caso di parità all'Adriatico. In questo caso nel primo turno dei play off l'Avellino affronterebbe, con molta probabilità visto quanto descritto in alto, il Perugia. Gara in programma alle 18.30 di martedì 26 maggio allo stadio "Curi". In caso di sconfitta o pareggio a Brescia e di contemporaneo successo di una tra Pescara e Livorno, l'Avellino retrocederebbe all'ottavo posto e affronterebbe quasi certamente lo Spezia, alle 21 di martedì 26 maggio allo stadio "Picco". 

Spezia o Perugia? Scelta difficile - In ogni caso l'Avellino si ritroverà ad affrontare una delle squadre più in forma del momento. Lo Spezia è reduce da sei risultati utili consecutivi e ha portato a casa quattro successi e due pareggi. L'ultimo ko casalingo risale all'undici aprile scorso, contro la Ternana (0-1) ed è coinciso anche con l'ultima sconfitta incassata in campionato dagli uomini di Bjelica. Tra le mura amiche gli aquilotti hanno perso solo tre volte. Con la già citata Ternana, con il Carpi e soprattutto contro l'Avellino. Il 2 febbraio con un gol di Bittante nelle battute iniziali del match, i lupi espugnarono il Picco. Il precedente non è da sottovalutare. Il Perugia ha fatto addirittura meglio. Non perde da dodici giornate, dalla sconfitta sul campo del Frosinone. Poi ha inanellato sei vittorie e altrettanti pareggi. In casa è una macchina da guerra: undici vittorie, nove pareggi e soprattutto una sola sconfitta, quella incassata contro il Frosinone, bestia nera dei grifoni, il 12 ottobre 2014. Il precedente contro l'Avellino risale al 28 ottobre 2014. Terminò 0-0 con Taddei che dal dischetto si fece ipnotizzare da Gomis

Focus sull'avversario - I liguri possono contare sulle reti dell'attuale capocannoniere del torneo cadetto, Catellani che con diciannove realizzazioni in trentasei presenze guarda i suoi avversari dall'alto verso il basso. Gli umbri si affidano ai gol di Falcinelli che al Partenio-Lombardi segnò due delle quattordici reti messe a segno finora. Più giovane lo Spezia (età media 24.3), multinazionale della Serie B (sedici stranieri). Più esperto il Perugia, mix di elementi di esperienza (Giacomazzi, Taddei, Amelia, Mantovani e Comotto) e giovani già pronti per grandi palcoscenici (vedi Verre, Provedel e Goldaniga). Gioca e fa giocare lo Spezia, quinto arsenale più prolifico della Serie B. Fase d'attacco più curata di quella difensiva (diciannove reti subite tra le mura amiche), con Bjelica che può adottare un 3-5-2 più equilibrato o scegliere un 4-3-3 o un 4-2-3-1 a trazione anteriore. Più solido il Perugia che segna meno, ma incassa anche meno dello Spezia. Camplone, nel corso del campionato, si è affidato a due moduli in particolare: al 4-3-3 di inizio stagione e al 3-5-2 delle ultime uscite. 

Carmine Roca