De Ponti: "Bologna favorito, ma nel calcio nulla è scontato"

L'ex attaccante di Avellino e Bologna presenta la doppia sfida in un'intervista a Ottopagine.it

Avellino.  

Gli appassionati di calcio impararono a volergli bene fin da subito, da quando col Cesena, a ventidue anni, fece il suo esordio in Serie A. Gianluca De Ponti, detto Gil, fiorentino purosangue di professione attaccante. Ad Avellino ha lasciato metà del suo cuore, a Bologna l’altra metà. Proprio dal club felsineo si trasferì in Irpinia nel 1978, per poi ritornare in Emilia a chiudere la carriera. Due stagioni, le prime delle dieci consecutive vissute in massima Serie dalla società biancoverde, condite da 59 presenze e da 15 reti all’attivo. Carattere sanguigno che gli valsero vari litigi col presidente Sibilia. Piedi buoni e specchio della porta perennemente nel mirino. Alla vigilia di Avellino-Bologna, gara di andata delle semifinali play off, Gianluca De Ponti presenta in un’intervista esclusiva a Ottopagine.it, la prima delle due sfide che metterà in palio un posto in finale.

L’Avellino l’ho visto giocare” – ha esordito De Ponti – “E’ una squadra grintosa, mentre il Bologna ha più giocatori di classe. Sarà sicuramente una partita entusiasmante. Una partita dura per i biancoverdi contro un Bologna che segna poco, ma subisce altrettanto poco. Bisognerà vedere chi arriverà al match più in salute. Ovviamente il Bologna ha riposato in questa settimana mentre l'Avellino avrà nelle gambe i 120' di La Spezia. E poi i felsinei hanno più possibilità di passare il turno in virtù della formula dei play off, perché ha due risultati dalla sua parte e in caso di vittoria dell’Avellino e vittoria del Bologna passerebbe quest’ultima. Un aspetto molto importante”

Il Bologna ha i favori del pronostico e il vantaggio in classifica dalla sua parte, ma l’Avellino visto a La Spezia ha dimostrato di sapersela giocare alla pari con tutte. “Niente è scontato nel calcio” – spiega De Ponti – “L’Avellino potrebbe vincere anche contro la Juventus. Ho seguito molto i lupi, perché seguo tutte le squadre che mi sono rimaste nel cuore e l’Avellino è una di queste ovviamente. E’ una squadra che fa della grinta e della determinazione le sue armi in più. Poi la differenza può farlo il tifo biancoverde. Io ricordo il Partenio pieno e credo che domani sera l’Avellino col pubblico dalla sua parte possa avere un vantaggio non di poco conto. Purtroppo il destino ha voluto che a scontrarsi fossero le mie squadre del cuore. Che peccato.”

Gli scontri diretti in campionato dicono Avellino. Vittoria interna all’andata e pareggio prezioso al ritorno. Il 9 maggio tra i ventimila del Dall’Ara c’era anche De Ponti: “Ero a Bologna e ho visto la partita con un amico irpino. Nel primo tempo ha giocato meglio l’Avellino, nel secondo meglio il Bologna. Però quello che è accaduto in campionato non conta più niente. Si è azzerato tutto. I play off sono un torneo a parte e passerà il turno chi affronterà meglio la doppia sfida. Poi l’Avellino ha Castaldo che ricorda molto il mio modo di giocare”.

Nell’altra semifinale si affrontano Pescara e Vicenza. De Ponti non ha dubbi sulla squadra da sostenere: “Io faccio il tifo per il Pescara perché così in finale il Bologna avrebbe il vantaggio nei risultati. Peccato che l’Avellino sia arrivato ottavo altrimenti avrebbe avuto lo stesso vantaggio. Poi l’ho vista nel 3-0 contro il Livorno e dissi subito che sarebbe arrivato in finale. Vedremo”.

A fine telefonata, il saluto alla gente d’Irpinia di Gianluca De Ponti: “Saluto tutto il popolo avellinese che ricordo con profondo affetto e porto sempre nel mio cuore”.

Carmine Roca