Avellino, Taccone: «Scommesse? Pronti a chiedere i danni»

Il presidente si sofferma anche su Toscano: «Credo che lo conoscerò a breve...»

Avellino.  

Idee chiare, fermo desiderio di difendere l'immagine dell'Avellino che si è ritrovato sulle prime pagine di tutti i giornali e siti nazionali, e non, per vicende che non hanno nulla a che vedere con il calcio e con la gestione, che punta da sempre ad essere il più traspartente possibile, del club biancoverde. Walter Taccone, ai microfoni di Otto Channel 696, commenta così lo scandalo esploso in mattinata con l'indagine a carico degli ex tesserati Izzo, Millesi, Peccarisi e Pini (quest'ultimo era in Irpinia nell'annata agonistica 2003/2004, ndr) per i quali è ipotizzata il reato di frode sportiva in occasione di Modena - Avellino 1-0 del 17 maggio 2014 e Avellino - Reggina 3-0 del 25 maggio 2014. «Sono arrabbiato, ma non faccio dichiarazioni avventate perché non conosciamo gli atti - ha esordito il numero uno della società irpina - Ho sentito da poco l’avvocato Chiacchio, il nostro punto di riferimento per le difese calcistiche: chiederemo una copia degli atti e vedremo di cosa si parla. L’Avellino non ha avuto nessun tipo di comunicazione: né dalla Federazione, né dalla Procura, né dalla stessa Lega di Serie B. Mi sembra strano che l’Avellino venga chiamato in causa perché non centra niente. Sono ex calciatori dell’Avellino ad essere chiamati in causa. Se gli illeciti dovessero essere confermati, l’Avellino è parte lesa e si rivarrà nei confronti delle persone coinvolte per i danni morali e anche materiali. Aspettiamo fiduciosi l’esito delle indagini della Procura e poi faremo le nostre valutazioni».

Un’altro polverone dopo il caso Catania della scorsa estate: «Siamo stanchi di avere il nome dell’Avellino impegolato in situazioni che non lo riguardano. Tirate fuori il nome dell’Avellino quando avete responsabilità precise dell’Avellino e non presunte: quelle si discutono in tribunali e non sui giornali».

Spazio anche per la nomina del nuovo tecnico. Taccone non si sbilancia, anche se in giornata, nel corso di un incontro, sono stati limati gli ultimi dettagli dell’intesa pluriennale con Domenico Toscano: «Non ne so niente. O almeno, io a questo incontro non c’ero. Un pourparler c’è stato, ma con i direttori. Se dovesse venir fuori un nome diverso da quello di Tesser uno di questi è quello di Toscano. Non ho avuto ancora modo di conoscerlo, ma credo che lo farò a breve. Domani, intanto, sederemo a un tavolo con Tesser. È doveroso dimostrargli rispetto fino in fondo».

Di seguito l'intervista integrale realizzata da Angelo Giuliani al presidente Walter Taccone.

Marco Festa